La settimana delle gite

Dall’11 al 15 marzo la scuola si è praticamente svuotata. Le seconde erano a Bologna, le terze a Firenze, le quarte a Strasburgo e Roma, le quinta a Napoli. Un gruppo poi era a Malta ed un altro a Lindemberg, per vacanze studio di inglese e tedesco. Queste sono solo alcune delle uscite proposte alle classi del Liceo. Ecco il racconto di una di esse.

 

Visita della città eterna

4A, 4B e 4V quest’anno hanno avuto l’occasione di visitare Roma, una città che in ogni suo angolo riesce ad accendere lo stupore di chi la vede, per la sua bellezza  e per la varietà di ricordi del suo passato; si passa, senza accorgersene, da un angolo della città degli imperatori ad un frammento di rinascimento per poi trovarsi sbalzati nell’epoca barocca.

Per mezzo della metropolitana è stato possibile spostarsi facilmente in città così da poter visitare alcuni dei luoghi più simbolici. Ad esempio il Vaticano con la Basilica di San Pietro e la Piazza del Berini, il Pantheon, o il Colosseo, l’emblema universalmente conosciuto della nostra capitale.

I monumenti erano incorniciati perfettamente dal cielo azzurro e questo ha resto l’esperienza davvero indimenticabile.

Non abbiamo apprezzato solo i monumenti: apprezziamo anche i piatti della cucina romana, che abbiamo avuto modo di assaporare nei vari pranzi liberi. Dopo le abbuffate di carbonara, amatriciana e gricia avremo sicuramente qualche chilo da smaltire. Non tutti però… Qualcuno l’ha smaltito, purtroppo, sul posto, a causa di un imprevisto virus intestinale, che per molti ha reso lungo e stressante un intero pomeriggio.

Nonostante l’intoppo la gita ha regalato momenti significativi e memorabili. Abbiamo potuto assistere ad una splendida sfilata, protagonisti i prof, sulla scalinata di Piazza di Spagna e ascoltare il prof. Marrone declamare l’aulica composta, dopo il virus, in onore dei cessi della città.

C’è poi una parte di gita che resterà nel cuore degli studenti e che non può essere completamente raccontata: quelle delle chiacchiere notturne in durante le notti in hotel che hanno cementato i rapporti tra i partecipanti.

Roma non si vede in tre giorni: di certo vie, negozi, ristoranti, turisti, venditori e artisti di strada rimaranno ben impressi nella nostra memoria e riempiranno l’attesa che ci separa da un’altra occasione di passeggiare sotto il sole della Città Eterna.