Ogni due o tre anni la scuola si rimette in discussione, inviando a studenti, docenti, famiglie e personale un questionario in cui chiede a tutti di valutare i vari servizi offerti: una parte delle domande è comune a tutte le categorie, altre sono specifiche o condivise solo tra alcune.

Alla fine a disposizione ci sono una valanga di dati e tantissime osservazioni e commenti che stimolano la riflessione.

Abbiamo fatto un’analisi più approfondita del questionario studenti.

Qui trovate i cinque articoli in cui, punto per punto, abbiamo ragionato sulle loro risposte.

https://www.liceocossatese.it/web/2022/04/14/come-gli-studenti-giudicano-la-scuola/

https://www.liceocossatese.it/web/2022/04/15/come-gli-studenti-giudicano-la-scuola-2/

https://www.liceocossatese.it/web/2022/04/16/come-gli-studenti-giudicano-la-scuola-3/

https://www.liceocossatese.it/web/2022/04/19/come-gli-studenti-giudicano-la-scuola-4/

https://www.liceocossatese.it/web/2022/04/20/come-gli-studenti-giudicano-la-scuola-5-ultima/

Quali dati scegliere per un commento breve?

Prendiamo i migliori e i peggiori.

I migliori sono quelli riferiti al bullismo (che non c’è) e alla sicurezza, ma sono molto alti, con oltre il 90% dei giudizi positivi, anche le valutazioni sulla pulizia, sul modo con cui i docenti spiegano le proprie discipline.

I problemi sorgono soprattutto sulla distribuzione delle verifiche, con periodi di forte concentrazione che diventano causa di stress. Anche sulla DAD il giudizio è negativo: dopo essere stati costretti a subirla per due anni ormai la considera un metodo positivo di lavoro meno della metà degli allievi e solo come forma integrativa alla didattica tradizionale.

Una novità è che, dopo essere nei questionari precedenti un tasto dolente, ora la questione dell’adeguatezza degli spazi, specialmente a Cossato, non sembra essere più un problema. Le lamentele casomai vengono dagli insegnanti, che attualmente non dispongono di uno spazio riservato a loro.

Se si confrontano i questionari si osserva poi che i genitori in genere sono anche più soddisfatti dei figli dei servizi offerti e che i docenti sono meno soddisfatti degli allievi dell’efficacia del lavoro di recupero. Gli studenti invece si lamentano più dei docenti degli arredi delle aule perché nell’epoca Covid sono spariti armadi e attaccapanni.