Il Liceo di Cossato ha scelto di entrare a far parte nella rete, patrocinata da Amnesty International, delle “Scuole amiche dei diritti umani”. Le scuole aderenti al progetto condividono le conoscenze e le esperienze mediante la rete internazionale delle “Human Rights Friendly School”, diventando consapevoli delle problematiche relative ai diritti umani che riguardano altri paesi, promuovendo le proprie iniziative e mettendo in evidenza le occasioni di attivismo.

Un primo evento organizzato all’interno di questa collaborazione è stata la conferenza dal titolo “Principio del consenso e colpevolizzazione della vittima”, he si è tenuta Venerdì 26, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, nella sede centrale del Liceo del Cossatese

L’evento è stato organizzato dalla classe 4H dell’indirizzo Scienze Umane con il coordinamento della prof.ssa Benna prevedeva molti contributi. Particolarmente toccante è stato quello, in collegamento da Roma, di Wendy Galarza, attivista e femminista messicana, volto di Write for Rights 2021, e Edith Olivares Ferreto, direttrice di Amnesty International Messico.

Entrambe hanno risposto alle domande degli alunni descrivendo la situazione terrificante in Messico per quanto riguarda i diritti e la vita delle donne in Messico. Nel 2020 i femminicidi sono stati 940 e anche quest’anno i numeri dei primi mesi non sono migliori.

Di fronte a questi omicidi la mancanza d’azione giudiziaria e la negligenza delle autorità hanno un semplice risultato: i crimini contro queste donne rimangono impuniti e le famiglie non possono avere pace. Wendy Galarza ha anche raccontato della giornata del 9 novembre dell’anno scorso, quando partecipò a una protesta pacifica a Cancún con l’intento di chiedere giustizia per l’assassinio di una giovane ragazza conosciuta come Alexis. Durante la marcia, la polizia iniziò a sparare in aria per disperdere i manifestanti, ma alcuni poliziotti si diressero verso Wendy e altri ragazzi accerchiandoli ed impedendo loro di scappare. Gli agenti li picchiarono e spararono loro urlando, tra i molti insulti, anche “Vi lasceremo ridotti peggio di Alexis”. Da quel giorno Wendy, con il prezioso aiuto di Amnesty International, lotta con interminabile energia e coraggio per i diritti delle donne, specialmente contro le autorità messicane che li minacciano e cancellano. Le toccanti e spaventose parole della giovane, in contrasto con il suo sorriso gentile, hanno sicuramente avuto un forte impatto sul pubblico e hanno fatto capire quanto la situazione in Messico sia drammatica.

Ci si potrebbe chiedere: “Perché parlare della situazione in Messico?” La risposta è semplice: perché i diritti o sono universali, o sono un privilegio. La diffusione di questa consapevolezza è l’obiettivo della rete delle “Scuole amiche dei diritti umani” che non si punta solo a sviluppare una maggior conoscenza dei problemi, ma anche all’attivazione di progetti che possano rendere gli studenti consapevoli della possibilità che hanno di battersi per il loro rispetto.

Francesca DM