Nel mese di aprile si è svolto, presso i locali della biblioteca del Liceo del Cossatese e Vallestrona, il primo esperimento di scrittura mediante il Metodo Caviardage ®. A tenere il corso una docente di eccezione Giovanna Pepe Diaz, arteterapeuta biellese e formatore certificato di questo innovativo metodo creato dalla docente lucana Tina Festa.

A spiegare come funziona è una delle studentesse partecipanti, Benedetta Busa: “un metodo di scrittura poetica che aiuta, attraverso un processo ben definito, a scrivere poesie e pensieri partendo da testi già scritti: pagine strappate da libri da macero, articoli di giornali e riviste. Basandoci sul tema del viaggio, abbiamo dato vita a poesie visive: piccoli capolavori che attraverso parole, segni e colori hanno dato voce alle nostre emozioni. Il Metodo, che sfrutta svariate tecniche artistiche come il collage e l’acquerello, non richiede capacità di base particolari e per le sue caratteristiche è utilizzato anche come tecnica di rilassamento e di autoriflessione”.

“Una perfetta unione tra poesia e arte” così lo descrive Alice Ricino un’altra delle studentesse partecipanti. “Due tra le cose che amo di più in assoluto. Questa era l’unica informazione che possedevo quando decisi di iscrivermi al corso che mi ha portato alla scoperta di un meraviglioso mondo. Mi ha colpita come una tecnica utilizzata originariamente per censurare delle parti di un testo [il metodo base prevede la cancellazione delle parole superflue con un pennarello nero n.d.r.] consenta di metterne in evidenza altre. È proprio da questi termini lasciati visibili che emergono emozioni, pensieri, stati d’animo di colui che produce la poesia. Per la prima volta non mi sono dovuta concentrare a comprendere il significato di ciò che stavo leggendo e ho così potuto lasciare libero sfogo alla mia interiorità”.

Entusiasta anche la docente di Lettere, prof.ssa Maria Chiara Benanchietti: “mettendosi in ascolto delle proprie emozioni si scelgono secondo il proprio sentire alcune parole dalle pagine di un vecchio libro, si cancella o si colora ciò che rimane, per dare forma ad una poesia. Le quattro lezioni, tenute dalla dott.ssa Pepe Diaz, sono state molto formative e hanno offerto l’occasione di apprendere una tecnica di scrittura poetica creativa e divertente per dare voce a emozioni a volte difficili da esprimere nel quotidiano”.

Per dare visibilità ai lavori prodotti dai ragazzi, le docenti del progetto stanno lavorando per realizzare un evento espositivo aperto al pubblico. “I lavori prodotti lasciano trasparire un mondo enorme e inesplorato, chiuso dentro ai ragazzi. Un mondo che difficilmente trova spazio per manifestarsi ed essere ascoltato in una realtà frenetica come la nostra. La scelta di proporre questo corso è stata fatta proprio per aiutare gli adolescenti ad esprimere quelle emozioni che molto spesso non riescono a comunicare” queste le parole della prof.ssa Sonia Benna, una delle referenti del progetto La Biblioteca del Liceo.

L’iniziativa è stata resa possibile dal contributo fornito dalla Fondazione CRB per lo svolgimento delle attività annuali della biblioteca, che quest’anno hanno coinvolto oltre settanta studenti del Liceo impegnati tra la catalogazione, le iniziative di lettura ad alta voce sul territorio e la realizzazione degli incontri con gli scrittori del ciclo Meet the writer.