Tra sfortuna e divertimento
Per 34 studenti del Liceo la scuola è iniziata in modo speciale, a Bologna, con una settimana di esperimenti scientifici presso la Fondazione Golinelli. Il filo conduttore era quello dell’uso delle Scienze Forensi nelle indagini di polizia giudiziaria (test del DNA e simili). Hanno aderito 33 studenti dello Scientifico e di Scienze Applicate e Laura, che quest’anno frequenta la 5° Linguistico. Ecco il suo racconto.
La prima cosa che ho pensato, quando mi sono iscritta, è stata che avrei rimpianto saltare il mio ultimo primo giorno di scuola e invece ora ripeterei tutta la settimana da capo per non lasciare le persone che ho conosciuto meglio e con cui ho stretto delle nuove amicizie.
Lunedì 12 settembre mentre vedevamo i nostri compagni avviarsi per il viale noi partivamo per una settimana indimenticabile. Il giorno stesso dopo il viaggio che sembrava non finire mai siamo finalmente arrivati alla fondazione Golinelli, la prima cosa che ha attirato la nostra attenzione è stata la particolarità della struttura moderna e l’architettura interna; poi, dopo una breve spiegazione sul percorso che avremmo affrontato nella settimana, siamo stati divisi in gruppi e ci siamo diretti verso i rispettivi laboratori indossando tutti fieri i nostri camici variegati, alcuni classici bianchi, altri usa e getta e altri ancora da infermieri o dentisti, inconsapevoli di tutto quello che ci sarebbe successo nei giorni successivi.
Le peripezie iniziano la sera stessa quando scopriamo che l’autista del nostro autobus non può più guidare allo scattare delle 15 ore dall’accensione del mezzo la mattina, quindi la prima sera la passiamo in hotel, il giorno successivo tra prelievi, analisi e spiegazioni teoriche inaspettatamente inizia a piovere nel nostro laboratorio, nel senso che tutte le tubature iniziano a perdere, prima solo poche gocce per poi formare una vera cascata, situazione che non sarebbe stata così spiacevole se non si fosse parlato dell’acqua dei servizi igienici…
La giornata l’abbiamo comunque superata e la successiva eravamo entusiasti di analizzare i reperti ritrovati su una scena del crimine (appositamente preparata per noi) processo molto lungo che ci ha impiegato praticamente 2 giornate, l’unica cosa che ci suonava strana era che le ragazze che ci seguivano continuassero a ripetere SE le analisi vengono come ci aspettiamo, SE funziona vedremo questo SE, SE e SE… ma non ci avevamo fatto troppo caso fino a quando non abbiamo effettivamente visto i risultati e come gruppo già in partenza sfortunato cosa potevamo aspettarci se non un’analisi del DNA inconcludente e tutta sballata (ovviamente questo non valeva per tutti ma per la maggior parte).
Sono successe però anche cose positive in laboratorio come la inaspettata riuscita dell’analisi del nostro DNA personale, dopo aver sputazzato in una falcon la mattina, e la sera la vittoria conseguita per essere riusciti ad uscire dalla nostra prima escape room.
Riassumendo oltre a tutti gli imprevisti, tra cui le cene alle 18.45, dal punto di vista di una ragazza del linguistico in mezzo a 33 altri studenti dello scientifico e scienze applicate è stata un’esperienza che mi ha insegnato molto sul piano scolastico, dandomi anche un chiarimento per il mio futuro, e sul piano personale mi ha regalato l’incontro con persone fantastiche.
Laura Cerutti