Oggi abbiamo il piacere di intervistare Luce, una studentessa della nostra scuola, in particolare della classe terza del liceo linguistico. Luce ha una grande passione per la musica e il canto e sta iniziando a muovere i primi passi nel mondo musicale con la pubblicazione del suo primo inedito. Scopriamo di più sulla sua storia.
Ciao Luce, com’è nata la tua passione per il canto e quando hai capito che volevi farne qualcosa di più di un semplice hobby?
La mia passione per il canto è presente in me da quando sono piccola; l’ho sempre utilizzato come un metodo per sfogarmi e all’inizio lo vedevo come un gioco. Poi ho sempre avuto la passione per i programmi canori televisivi e, come spesso accade ai bambini, ho sempre desiderato parteciparvi.
Ho capito di volerne fare qualcosa di più che un semplice hobby quando mi sono resa conto che cantare nel mio angolino di casa o alle recite della scuola non mi bastava più. Volevo fare qualcosa di grande, qualcosa che potesse essere ricordato, e così ho cominciato il mio percorso di studio.
Hai partecipato ad alcuni concorsi in questo periodo: potresti spiegarci più nel dettaglio di quali si tratta e perché hai deciso di partecipare?
In questo periodo ho partecipato a un concorso che mi ha aperto un mondo. Era il “Fatti sentire festival”, che è un programma televisivo che andrà in onda su Rai 2. Ho partecipato alle selezioni nel mese di febbraio e ora attendiamo che ci comunichino chi proseguirà in questa esperienza. Passeranno 40 ragazzi da tutta Italia, perciò non mi aspetto nulla… tuttavia, incrocio le dita!
Il tuo primo inedito sta per uscire: puoi raccontarci qualcosa sul significato del brano e su cosa ha ispirato la sua scrittura?
Questo brano è stato scritto a quattro mani da me e dalla mia vocal coach.
Chi mi ha ispirato nella scrittura è stato sicuramente il vissuto con mio padre, la mia infanzia e il malessere da lui provocato. L’ho voluto dedicare a lui, nonostante tutto, poiché grazie ad alcune esperienze che mi ha fatto vivere ho capito chi non voglio essere. Ha un testo molto significativo per me, in quanto esprime la rabbia repressa di una bimba che avrebbe voluto solo un po’ d’amore; il brano, però, contiene anche la sua rassegnazione, perché consapevole che non sarebbe cambiato nulla.
Ho cercato di mettere in musica tutto quello che non sono stata in grado di esprimere in questi anni e, nonostante il motivetto allegro della canzone, ho cercato di far passare attraverso la mia voce la mia storia e il mio dolore.
Ringraziamo Luce e le facciamo un grandissimo in bocca al lupo.
Marta D.S.