Continuando le interviste agli sportivi, questa volta abbiamo dialogato con un gruppo di ragazze, Linda Baronchelli (1A), Margherita Rege (1M), Emma Lenari (2H), Giorgia Strano (1E), Emilia Pivotto (2E) e Melissa Genipro (1E), che, insieme ad altre studentesse della nostra scuola, militano del Team Volley.
Che sport praticate? Cosa vi ha spinto a sceglierlo e cosa vi motiva a continuare a praticarlo a livello agonistico?
Giochiamo a pallavolo a livello agonistico da qualche anno ormai. Lo abbiamo scelto perché ai nostri occhi sembrava uno sport molto interessante. Alcune di noi hanno iniziato a giocare perché delle nostre amiche ci avevano fatto provare e da quel momento hanno continuato. Ciò che ci fa continuare a praticarlo è la determinazione che ognuna di noi ha, sia per gli obiettivi comuni o personali che abbiamo, sia per la passione che ci accomuna.
Qual è stata la sfida più grande che avete affrontato nella vostra carriera sportiva fino ad ora? Come l’avete superata?
Alcune delle nostre sfide più grandi sotto il punto di vista umano, sono state alcune relazioni con altre persone all’interno della squadra, in alcuni casi incomprensioni, anche con gli allenatori, che però si sono risolte sempre in modo positivo. Parlare con l’interessato della tensione in modo sincero è la soluzione migliore, soprattutto se è un pensiero comune su cui ci siamo confrontate. Superare questo tipo di momenti crea un ambiente più sano e tranquillo per noi e rafforza il nostro rapporto. Dal punto di vista più “tecnico”, in particolare nelle partite, non diamo mai per già vinto (o perso) nulla. Molte volte ci siamo trovate sotto 2 a 0 per le avversarie e alle fine siamo riuscite a ribaltarla 3 a 2. La differenza la fa la testa e l’atteggiamento con cui decidiamo di scendere in campo e affrontare la partita: partire positive e grintose porta sicuramente a risultati migliori di un atteggiamento perdente.
Quale pensate che sia, in ambito sportivo o interpersonale, il vostro punto forte come squadra?
Il nostro punto forte è proprio la squadra in sé. Riusciamo a capirci soltanto con poche parole o mettendoci nei panni dell’altra e soprattutto spronandoci a vicenda. Ci piace passare del tempo insieme anche come gruppo al di fuori della palestra, infatti possiamo considerarci più di semplici compagne di squadra. Questo aiuta a rendere tutto più leggero e a conoscerci a fondo, così da sapere cosa fare quando le altre stanno male, conoscendo le nostre differenze. Dal punto di vista tecnico la cosa si riflette, infatti siamo complementari, c’è chi riesce di più in qualcosa e altre che emergono con differenti fondamentali e questo ci permette di aiutarci anche in campo.
C’è qualche figura – come un allenatore o un compagno di squadra – che ha avuto un’influenza speciale sul vostro percorso?
Gli allenatori rimangono sempre un punto di riferimento soprattutto prima di una partita o in momenti di sconforto. Principalmente però ci aiutiamo tra di noi cercando di risolvere insieme ogni problema. Può succedere che qualcuna perda la motivazione o fiducia in se stessa di fronte a difficoltà che sono normali in un contesto sportivo, come al di fuori. In questi casi diventiamo ancora più unite e superiamo assieme i momenti bui diventando una la spalla dell’altra.
Che ruolo hanno il sostegno della famiglia e degli amici nella vostra crescita sportiva e scolastica?
Amici e famigliari sono molto importanti per noi soprattutto nello sport, non solo venendo ad ogni nostra partita, lontana o vicina che sia, ma anche incoraggiandoci a non abbatterci mai. Comunque vada la partita rimangono sempre fieri di noi indipendentemente dal risultato, esultando però ad ogni nostro traguardo.
Pensate che la disciplina e i valori appresi nello sport vi abbiano aiutato anche in ambito scolastico o personale? In che modo?
Sicuramente la pallavolo, come ogni altro sport, aiuta in ambito personale e anche scolastico. Abbiamo imparato che sbagliare è normale e che può diventare solo un qualcosa su cui lavorare e poi crescere in futuro. Importante è anche la determinazione a voler raggiungere un qualsiasi obbiettivo, sapendo che nel percorso non si è mai soli e che si può sempre contare sui propri amici e compagni. Siamo più abituate ad interagire con le altre persone, con cui c’è poco imbarazzo da parte nostra, e questo è uno dei vantaggi dello sport di squadra, oltre al rispetto che sappiamo essere fondamentale ovunque. Abbiamo imparato anche grazie all’esperienza che i risultati possono non arrivare subito e per questo di non demordere mai, e di riprovarci sempre con grinta, passione e pazienza.
Ringraziamo le ragazze per la disponibilità!
Marta A.