Oggi siamo con Silvia Clemente, studentessa di 5E del liceo linguistico, che pratica pallavolo.
Che sport pratichi? Cosa ti ha spinto a sceglierlo e cosa ti motiva a continuare a praticarlo?
Pratico pallavolo da circa cinque anni. Ho scelto questo sport all’inizio delle superiori perché, dopo aver provato diverse discipline individuali, come la ginnastica artistica e il nuoto, sentivo il bisogno di mettermi alla prova in un ambiente di squadra. Volevo un’esperienza che mi permettesse di condividere obiettivi e sfide con altre persone. Ciò che mi motiva a continuare è proprio il legame con la squadra e il desiderio di migliorarmi costantemente, sia a livello tecnico che personale.
Qual è stata la sfida più grande che hai affrontato nella tua carriera sportiva fino ad ora? Come l’hai superata?
La sfida più grande che ho affrontato finora è stata quando, l’anno scorso, sono stata scelta come capitano della squadra. È stata una sorpresa inaspettata e inizialmente ero incerta se accettare il ruolo, temendo di non essere all’altezza. Tuttavia, grazie al sostegno delle mie compagne, ho deciso di accettare la sfida e affrontarla con determinazione. Con il tempo ho imparato a gestire meglio le responsabilità e a dare il massimo per il bene della squadra.
Quali sono i tuoi obiettivi a breve e lungo termine, sia nello sport che nello studio?
A breve termine, il mio obiettivo principale nella pallavolo è concludere positivamente la stagione, non necessariamente vincendo tutte le partite, ma rafforzando il legame con le mie compagne e migliorando le mie capacità. A lungo termine, voglio continuare a crescere come giocatrice e come persona. Per quanto riguarda lo studio, il mio obiettivo attuale è terminare al meglio quest’anno scolastico in vista della maturità, cercando di gestire al meglio il tempo tra scuola e vita privata.
C’è qualche figura – come un allenatore o un compagno di squadra – che ha avuto un’influenza speciale sul tuo percorso?
Senza dubbio, le mie compagne di squadra hanno avuto un ruolo fondamentale nel mio percorso sportivo. Mi hanno sempre sostenuta nei momenti difficili e motivata a dare il meglio di me. Anche gli allenatori hanno avuto un grande impatto, aiutandomi a migliorare sia dal punto di vista tecnico che mentale, insegnandomi a credere nelle mie capacità.
Che ruolo hanno il sostegno della famiglia e degli amici nella tua crescita sportiva e scolastica?
Il supporto della mia famiglia è stato essenziale. Sono stati loro a incoraggiarmi a praticare sport per trovare un equilibrio tra studio e attività fisica, aiutandomi così a migliorare la gestione del tempo. Anche i miei amici sono sempre presenti: mi sostengono nei momenti di difficoltà, sia dopo una partita andata male sia quando lo stress scolastico si fa sentire.
Pensi che la disciplina e i valori appresi nello sport ti abbiano aiutato anche in ambito scolastico o personale? In che modo?
Assolutamente sì. La pallavolo mi ha insegnato a non arrendermi di fronte agli ostacoli. In un set ci sono 25 punti da conquistare e, anche se si commettono errori, bisogna rimanere concentrati e continuare a lottare. Lo stesso vale nella vita e nello studio: un insuccesso non deve abbattermi, ma spronarmi a fare meglio.
Un in bocca al lupo e buona fortuna per le esperienze future.
Marco C.