Continuando le interviste agli studenti sportivi oggi abbiamo intervistato Sofia Vezzoli, di 5B, che ci racconta della sua passione per la danza.

Che sport pratichi? Cosa ti ha spinto a sceglierlo e cosa ti motiva a continuare a praticarlo a livello agonistico?

Faccio danza, più precisamente classico, hip hop, moderno ed heels (danza sui tacchi ndr). Ho una sorella più grande che ha iniziato a fare danza da piccolina, essendo cresciuta vedendo lei ballare sempre, ho cominciato ad appassionarmi anche io. Essendo che faccio danza fin da piccola ormai è diventata parte della mia routine e penso che non riuscirei a resistere molto tempo senza ballare. Magari può sembrare la solita frase fatta però quando ballo sento di riuscire a tirare fuori il meglio di me e tutta la mia grinta. Per questo ballare è un po’ un modo per “sfogarmi”.

Qual è stata la sfida più grande che hai affrontato nella tua carriera sportiva fino ad ora? Come l’hai superata?

Fino a poco tempo fa avrei detto che la sfida più grande che ho affrontato fosse la timidezza, ma quest’anno a causa di una distorsione sono dovuta stare ferma per due mesi e ho avuto molta paura per la mia ripresa. Quando mi sono fatta male eravamo nel bel mezzo del montaggio delle coreografie e così mi sono persa tutta la fase di preparazione, trovandomi poi indietro rispetto agli altri per il saggio, che sarebbe stato un mese dopo la mia guarigione. Ero terrorizzata per il fatto di dover imparare tutto in un solo mese, ma sono riuscita a non scoraggiarmi grazie al sostegno e all’aiuto dei miei compagni di corso. Mi ha rassicurata molto anche la fiducia che le mie insegnanti hanno riposto in me, spesso maggiore di quella che riponevo in me stessa.

Quali sono i tuoi obiettivi a breve e lungo termine, sia nello sport che nello studio?

Danza è e sarà sempre “solo un hobby” perché fare carriera in questo ambito non è per niente facile e ho paura che se diventasse il lavoro della mia vita potrebbe perdere la sua “magia”. Alla fine del liceo andrò all’università. Non so ancora bene che facoltà farò, ma so che continuerò a fare danza a prescindere da tutto.

C’è qualche figura – come un allenatore o un compagno di squadra – che ha avuto un’influenza speciale sul tuo percorso?

Sia i miei compagni che le mie insegnanti hanno avuto una forte influenza sul mio percorso. Soprattutto grazie alle mie insegnanti sono riuscita ad acquisire sicurezza e a superare la mia timidezza. Mi hanno insegnato a mettermi sempre in gioco senza temere le conseguenze, anche se faccio comunque ancora un po’ di fatica sotto questo punto di vista, e a dare sempre il meglio di me. Grazie a loro sono migliorata molto nel corso degli anni.

Che ruolo hanno il sostegno della famiglia e degli amici nella tua crescita sportiva e scolastica?

La mia famiglia mi incoraggia sempre e mi aiuta nei momenti di sconforto. Se a scuola prendo un voto sotto le mie aspettative tendo a “buttarmi giù”, ma la mia famiglia mi ripete sempre che devo tener conto che sono una ragazza che nella vita non studia e basta, ma che frequenta un liceo ottenendo anche ottimi risultati, che è riuscita a non abbandonare lo sport nonostante la quantità di studio. I miei amici sono fondamentali per “sopravvivere” a scuola e sono anche i miei fan numero uno riguardo a danza infatti ogni volta che ho un saggio se riescono vengono a vedermi.

Pensi che la disciplina e i valori appresi nello sport ti abbiano aiutato anche in ambito scolastico o personale? In che modo?

Di sicuro danza insegna l’importanza del lavoro di squadra, ogni singola persona gioca un ruolo fondamentale nella buona riuscita delle coreografie e, più in generale, dello spettacolo. Come ho detto anche prima, grazie a questo sport sono riuscita a superare la mia timidezza. Ho imparato anche ad essere una persona molto organizzata dovendo conciliare lo studio con gli allenamenti.

Ringraziamo Sofia per la disponibilità!
Marta A.