Continua la nostra rubrica alla scoperta degli studenti sportivi: questa settimana abbiamo intervistato Ludovico Ermanni, di 5E, che pratica arti marziali.
Che sport pratichi? Cosa ti ha spinto a sceglierlo e cosa ti motiva a continuare a praticarlo a livello agonistico?
Io pratico arti marziali, nello specifico Jeet Kune Do, in parole semplici il padre delle MMA. Ciò mi permette di competere in svariate discipline di combattimento. Iniziai a soli cinque anni spinto da una forte curiosità ed una pulsione insita in me nei confronti delle arti marziali; la passione che nutro per questa disciplina unita alla pulsione verso queste arti insita mi hanno portato a continuare.
Qual è stata la sfida più grande che hai affrontato nella tua carriera sportiva fino ad ora? Come l’hai superata?
Mi sono ritrovato ad affrontare un torneo mondiale di pugilato con entrambe le mani infortunate. Ho stretto i denti e ho fatto leva sulla mia grinta e forza di volontà e le creme antidolorifiche riuscendo a portare a casa un argento.
Quali sono i tuoi obiettivi a breve e lungo termine, sia nello sport che nello studio?
Mi piacerebbe fare del mio sport una professione, ciononostante ho intenzione di conseguire una laurea, sempre restando in ambito sportivo.
C’è qualche figura – come un allenatore o un compagno di squadra – che ha avuto un’influenza speciale sul tuo percorso?
Senza dubbio il mio maestro Andrea Torres rappresenta una figura fondamentale nel mio percorso da artista marziale. Sono ormai tredici anni che sono suo allievo e proprio con lui iniziai a praticare le arti marziali.
Che ruolo hanno il sostegno della famiglia e degli amici nella tua crescita sportiva e scolastica?
L’appoggio ed il pieno sostegno da parte della mia famiglia non sono mai mancati, nello sport, come nella scuola, sia nei momenti belli sia, a maggior ragione, nei momenti più difficili e per questo nutro profonda gratitudine.
Pensi che la disciplina e i valori appresi nello sport ti abbiano aiutato anche in ambito scolastico o personale? In che modo?
Di sicuro praticare le arti marziali mi ha aiutato a sviluppare un rigido senso della disciplina, oltre a rispetto e autocontrollo e questi sono di sicuro abilità che mi hanno aiutato sia nella vita quotidiana sia in quella scolastica. Le arti marziali sono estremamente ferree in quanto sono una disciplina pericolosa e rischiosa e per questo non sono ammesse distrazioni e atteggiamenti di sufficienza. Se insegnate correttamente mettono a grande prova lo studente con la durezza degli allenamenti e questo indubbiamente aiuta a formare un carattere forte e disciplinato.
Ringraziamo Ludovico per la disponibilità!
Marta A.