Intervista a Noemi Faraone

Continuiamo le interviste sportive con quella di Noemi Faraone, di 4A, che pratica nuoto a livello agonistico
Che sport pratichi? Cosa ti ha spinto a sceglierlo e cosa ti motiva a continuare a praticarlo a livello agonistico?
Pratico nuoto a livello agonistico da quasi 7 anni. Da bambina ho sempre amato questo sport e la voglia di provare ad andare oltre ai miei limiti mi ha portato ad iniziare ad allenarmi in una squadra agonistica. Continuo a praticare questo sport perché penso sia fondamentale avere una valvola di svago dalla vita di tutti i giorni.
Qual è stata la sfida più grande che hai affrontato nella tua carriera sportiva fino ad ora? Come l’hai superata?
Una delle sfide più grandi è stata quando arrivai nella squadra. Per me non è stato semplice mettermi al passo con gli allenamenti insieme agli altri. Molti dei miei compagni arrivavano già da squadre mentre per me era il primo approccio con questo sport a livello agonistico. Con il tempo sono riuscita ad abituarmi agli allenamenti e iniziai a gareggiare.
Quali sono i tuoi obiettivi a breve e lungo termine, sia nello sport che nello studio?
Il mio obiettivo è di continuare a nuotare fino alla fine delle superiori, dopo mi piacerebbe intraprendere un percorso universitario e quindi non penso che continuerò ad allenarmi come adesso. Vorrei comunque andare in piscina nel fine settimana.
C’è qualche figura – come un allenatore o un compagno di squadra – che ha avuto un’influenza speciale sul tuo percorso?
All’interno della mia squadra ho creato un bel rapporto sia con i compagni che con l’allenatore. In particolare con una mia compagna di squadra a cui ormai sono legata anche al di fuori del nuoto. Penso che avere una persona negli allenamenti che ti faccia in qualche modo divertire e avere qualcuno con cui poter parlare, fa si che gli allenamenti siano meno pesanti. Casualmente abita anche lei nei miei dintorni, quindi spesso ci siamo aiutate nei passaggi per andare a Biella.
Che ruolo hanno il sostegno della famiglia e degli amici nella tua crescita sportiva e scolastica?
Il sostegno dei miei compagni è sempre stato d’aiuto nei momenti pre-gara, anche solo il fatto che mi guardino da bordo vasca per me è davvero importante, soprattutto nelle prime gare. L’allenatore è stato importante nel supportarmi nelle gare e negli allenamenti perché ha sempre cercato di spronarmi a dare il massimo. Mi ha insegnato che anche se commetto degli errori o non riesco a svolgere al meglio una gara o un allenamento non è importante, c’è sempre tempo per migliorare.
Pensi che la disciplina e i valori appresi nello sport ti abbiano aiutato anche in ambito scolastico o personale? In che modo?
Con il nuoto ho iniziato a credere nelle mie capacità, a non avere più paura di non essere abbastanza e riuscire ad organizzarmi, possibilmente la settimana prima per lo studio ed eventuali impegni personali, in modo da riuscire a dedicare del tempo a quello che amo fare.

Grazie a Noemi per la sua disponibilità
Marta