Tra zucche, dolcetti e scherzetti

Oggi è Halloween, la giornata dei gatti neri, delle ragnatele, dei fantasmi e dei costumi… Chi può dire di conoscere veramente l’origine di questa tradizione?

Ho chiesto delucidazioni a Gallagher, un’amica irlandese, che mi ha raccontato che la festa si è sviluppata proprio in Irlanda, come il 29% degli studenti (75 voti) ben sa; essa deriva dalle usanze celtico-pagane per cui la notte tra il 31 ottobre e l’1novembre segnava la fine del raccolto e l’inizio dell’inverno e dell’anno nuovo. Si credeva che durante tale notte il velo tra il mondo dei vivi e quello dei morti si assottigliasse e questi ultimi potessero camminare liberamente in mezzo ai primi: per questo durante la festa, originariamente chiamata Samhain (pronunciato saw-un), si organizzava un banchetto e si offrivano cibo e bevande per accogliere i cari deceduti o placare eventuali spiriti che volessero nuocere ai viventi. Inoltre, la tradizione vuole che ad ottenere accesso al mondo dei vivi non fossero solamente le anime dei defunti, ma anche il popolo fatato; poiché le fate della mitologia irlandese sono creature tutt’altro che benevole, ma piuttosto dispettose e talvolta addirittura terrificanti, era usanza lasciare l’equivalente degli odierni “dolcetti” fuori dalla porta di casa, nella speranza che non ne disturbassero gli abitanti. Uno dei simboli caratteristici della festa di Halloween è indubbiamente la zucca intagliata: questa pratica molto conosciuta nasce dalla leggenda di Stingy Jack, un fabbro avaro e ubriacone che riesce a ingannare il diavolo affinché lo risparmi dalla dannazione eterna; una volta morto, però, Jack viene rifiutato dal paradiso per via dei suoi peccati e la sua anima è costretta a errare sulla terra in eterno, illuminando il cammino con un tizzone ardente proveniente dall’inferno. Il fabbro conserva il tizzone all’interno di una… rapa! Jack-’o-lantern, sebbene avesse poco a che fare con le usanze originali, è divenuto col tempo emblema delle anime dannate che vagano per il mondo; gli irlandesi intagliavano le simboliche lanterne da diverse verdure come la rapa, la patata o la barbabietola, mentre la zucca fu introdotta solo in seguito dall’America.

Teresa e Gallagher