Ci piace continuare a dedicare uno spazio a chi riesce a conciliare studio e attività sportiva. Ogni settimana cercheremo di pubblicare sui social un’intervista ad uno studente atleta. Oggi lo facciamo qui, conversando con Sofia Saccagno, che frequenta la 3° e che pratica ginnastica artistica.

 

Che sport pratichi? Cosa ti ha spinto a sceglierlo e cosa ti motiva a continuare a praticarlo a livello agonistico?

Pratico ginnastica artistica a livello regionale. Non è stata una mia scelta iniziare a praticare questo sport, ma dei miei genitori che vedendo che da piccola ero iperattiva decisero di farmi investire quell’energia in modo produttivo. Già dalla prima prova mi sono innamorata e non ho più voluto smettere. Da quel momento ho sempre voluto andare in palestra per impegnarmi sempre di più. Sono proprio gli obiettivi raggiunti grazie al mio impegno a farmi andare avanti.

Qual è stata la sfida più grande che hai affrontato nella tua carriera sportiva fino ad ora? Come l’hai superata?

Ci sono state due sfide nella mia carriera fino ad ora: la prima che ormai è del tutto superata ed è il continuare a praticare ginnastica nonostante alcune delle mie compagne di allenamento, ormai diventate mie amiche, abbiano deciso di voler smettere. Non è stato facile continuare senza le compagne di sempre. La seconda invece è il continuo paragone tra me e le mie compagne, quasi sempre creato dalla mia testa. Tutti sono bravi a fare cose diverse, e questo razionalmente mi è chiaro, però quando vedi qualcuno riuscire a fare un esercizio prima di te, o magari molto meglio di te, è sempre una botta per l’’autostima.

Quali sono i tuoi obiettivi a breve e lungo termine, sia nello sport che nello studio?

I miei obiettivi nello sport sono continuare a fare ginnastica fino alla fine del liceo sicuramente però prendendola con molta tranquillità in quanto una mia grande passione è allenare le bimbe piccole e riuscire a farle innamorare, come è successo a me, di questo sport. Quindi portare avanti questo percorso nel migliore dei modi sarebbe già un grande traguardo.

Parlando di studio e scuola invece non ho ancora le idee ben chiare su cosa fare dopo il liceo ma sicuramente un’università.

C’è qualche figura – come un allenatore o un compagno di squadra – che ha avuto un’influenza speciale sul tuo percorso?

Partiamo col dire che in palestra noi siamo come una famiglia, il clima nell’ambiente è esattamente lo stesso. I miei allenatori sono come dei punti di riferimento, cercano di sostenermi sempre al meglio e di fare sempre quello che è più giusto a favore della mia carriera sportiva, se c’è bisogno di essere severi lo sono mentre se ho dei problemi o qualcosa che non va loro sono sempre pronti ad aiutarmi per farmi stare meglio. Sia con gli allenatori ma soprattutto con i compagni si vivono esperienze fantastiche, sia belle che brutte, ma che mi ricorderò per sempre perché mi hanno segnata in modo indelebile.

Che ruolo hanno il sostegno della famiglia e degli amici nella tua crescita sportiva e scolastica?

Personalmente la mia famiglia mi sostiene molto da sempre in questo sport, sono proprio loro ad avermelo fatto conoscere e insieme a me fanno ginnastica anche le mie due sorelle. Anche i miei amici mi hanno sempre sostenuta, sicuramente perché gran parte delle mie amicizie arriva proprio dalla palestra ma anche chi non capisce niente di questo sport mi sostiene sempre perché è ciò che mi fa stare bene. La palestra è il posto in cui preferisco essere e loro lo capiscono e sono d’accordo con me. Anche per quanto riguarda la scuola la mia famiglia e anche i miei amici cercano sempre di darmi il loro supporto nel migliore dei modi, aiutandomi quando sono in difficoltà o semplicemente essendo felici per i miei successi.

Pensi che la disciplina e i valori appresi nello sport ti abbiano aiutato anche in ambito scolastico o personale? In che modo?

A parer mio i valori che ho appreso facendo questo sport sono unici e non li avrei appresi in nessun altro modo. Mi ha aiutato veramente molto soprattutto per il fatto di essere continuamente con altre persone dovendo continuamente mettermi in gioco. Ho imparato che il fine di qualsiasi cosa non è mai vincere ma dare sempre il proprio meglio e migliorarsi dalla volta precedente, e di non abbattersi alla prima sconfitta.

 

Ringraziamo Sofia per la disponibilità!

Marta