AI, AR e VR diventano un pezzo dei lavori del futuro

Venerdì 18 quattro classi hanno partecipato alla conferenza “AI e lavoro del futuro”: un tema davvero di attualità e lo dimostra l’intervista che ci è arrivata, giusto un giorno prima: Simone Fila Robattino, un ex studente che si è laureato da pochissimo, il 24 settembre, a Torino, ci ha raccontato dei suoi studi e della sua tesi in cui realtà come AI, AR e VR sono parte fondamentale. 

Ciao: inizio con i complimenti per il risultato raggiunto e ti chiedo di darmi le coordinate principali della tua laurea: ti sei laureato a (sede universitaria) in (facoltà frequentata: medicina, fisica, ecc…), con una tesi su….

Mi sono laureato presso l’Università degli Studi di Torino, nella facoltà di Amministrazione aziendale, con una tesi in Marketing intitolata “Analisi del marketing immersivo e neuromarketing: esplorando nuove frontiere tra IA, AR e VR”.

Come sei arrivato a scegliere questo percorso? Hai sempre saputo che sarebbe stato questo, l’hai capito facendo un’esperienza particolare, ti ha aiutato il racconto di qualcuno o un’attività di orientamento?

Durante la mia laurea triennale, ho sviluppato un forte interesse per il marketing, un campo che mi ha affascinato sempre di più nel corso degli studi. Allo stesso tempo, ho sempre avuto una curiosità per la psicologia, e questo mi ha portato a scegliere di fare la mia tesi sul neuromarketing. Questo tema mi ha coinvolto particolarmente, poiché combina elementi di comportamento umano con strategie di marketing, unendo due aree che mi hanno sempre appassionato.

Il marketing è un settore estremamente dinamico che offre una vasta gamma di opportunità professionali. Si tratta di un ambito che va oltre la semplice pubblicità e vendita di prodotti o servizi, e si concentra su come creare valore per i clienti, sviluppare relazioni durature con essi e identificare le strategie migliori per rispondere ai bisogni del mercato.

Uno dei motivi per cui il marketing è così interessante è la sua versatilità. Le competenze di marketing possono essere applicate in ogni settore: dalla moda alla tecnologia, dall’industria alimentare alla sanità. Ogni azienda, piccola o grande, ha bisogno di esperti di marketing per promuovere i propri prodotti o servizi, comprendere il comportamento dei consumatori e sviluppare strategie efficaci.

Ho scelto questo percorso in modo piuttosto graduale, ma ci sono stati alcuni momenti chiave che mi hanno aiutato a confermare la mia decisione. Sin dal liceo linguistico, avevo un forte interesse per il mondo delle aziende, combinato con una grande passione per le lingue. Mi affascinava l’idea di poter mescolare l’economia e l’ambito manageriale con le competenze linguistiche, in modo da avere più possibilità di lavorare all’estero e di entrare in contatto con un ambiente internazionale. Questa prospettiva mi stimolava molto, perché mi permetteva di unire due aree che trovavo affini: il business e la comunicazione interculturale.

È stata la scelta giusta?

Sì, è stata decisamente la scelta giusta. Il mio percorso di studi mi ha fornito le competenze per comprendere a fondo le dinamiche aziendali e mi ha dato un’apertura internazionale che reputo fondamentale per il mio futuro. Sarò sempre grato ad alcuni insegnanti e proprio per questo devo fare un ringraziamento speciale alla professoressa Bonamore, che mi ha trasmesso una grande passione per il tedesco. Questa lingua, come si sa, non è una lingua facile o scontata, e per questo uno dei miei obiettivi nei prossimi anni è impararlo perfettamente, sia per soddisfazione personale sia per le opportunità di carriera che offre.

Grazie alla sua influenza, ho deciso come meta dell’Erasmus la Germania, un’esperienza che mi ha permesso non solo di migliorare il mio tedesco, ma anche di perfezionare il mio inglese. È stata sicuramente una delle scelte migliori che potessi fare, sia per la mia crescita professionale che per quella personale. Attualmente sto proseguendo il mio percorso di studi di Laurea Magistrale presso l’Università del Piemonte Orientale (UPO), nel corso di Management e Finanza. Questo programma di due anni mi permette di approfondire ulteriormente le mie conoscenze in ambito manageriale e finanziario, con l’obiettivo di specializzarmi nel marketing strategico e di prepararmi al meglio per una carriera internazionale. Inoltre, sto valutando di partecipare a un nuovo Erasmus per continuare a perfezionare le mie capacità linguistiche e ampliare ulteriormente i miei orizzonti internazionali.

Ci racconti qualche cosa di più sulla tua esperienza Erasmus?

Il mio Erasmus di quattro mesi a Kiel, in Germania, è stato eccezionale. Mi ha permesso di migliorare il mio tedesco e di vivere in un contesto lavorativo e culturale diverso, arricchendo non solo le mie competenze linguistiche ma anche quelle professionali. L’Erasmus, al di là del valore accademico e professionale, è un’esperienza di vita unica. Ti porta fuori dalla tua comfort zone, ti catapulta in un mondo nuovo dove devi imparare a cavartela da solo, ma con una rete di persone che stanno vivendo lo stesso percorso. È un’opportunità per scoprire nuove culture, vedere il mondo con occhi diversi e abbattere stereotipi, aprendoti a modi di pensare e di vivere che non avresti mai immaginato.

Ti insegna ad adattarti, ad essere più flessibile e aperto verso le differenze. A volte affronti piccole sfide quotidiane, come comunicare in una lingua che non è la tua, o imparare a gestire situazioni in contesti totalmente nuovi. Ma sono proprio queste difficoltà che ti formano e ti fanno crescere. La sensazione di diventare più indipendente, più sicuro di te stesso e più consapevole delle tue capacità è impagabile.

L’Erasmus ti dà anche la possibilità di stringere amicizie con persone da tutto il mondo. Queste relazioni spesso superano il tempo del programma stesso, diventando connessioni che ti arricchiscono per tutta la vita. È un’esperienza che non solo amplia il tuo bagaglio culturale e professionale, ma soprattutto arricchisce la tua visione del mondo e la tua capacità di affrontare le sfide con una mente più aperta e curiosa.

Il tuo titolo di studi a quali prospettive di lavoro apre?

Per quanto riguarda le prospettive di lavoro, il mio titolo di studi offre diverse opportunità nel management, nel marketing e nella finanza. Il mio obiettivo è concentrarmi sul marketing strategico, in particolare come project manager o product manager, all’interno di aziende con una forte vocazione internazionale.

E tu in particolare a cosa punti?

Personalmente, mi piacerebbe puntare a lavorare in contesti dove posso sfruttare le mie competenze linguistiche e manageriali, come in Svizzera o nella parte tedesca del Trentino-Alto Adige, per esempio a Bolzano. Queste aree, oltre ad avere un forte legame con la cultura e la lingua tedesca, offrono un ambiente unico, immerso nel verde, che trovo molto stimolante. Mi affascina l’idea di poter lavorare in un contesto che unisce innovazione, sostenibilità e un’attenzione particolare alla qualità della vita, che sono valori per me molto importanti.

A chi la consiglieresti e a chi la sconsiglieresti?

Consiglierei questo percorso a chi ha una forte curiosità verso il mondo del business e desidera sviluppare una visione strategica e manageriale delle aziende. È ideale per chi sogna di lavorare in un contesto internazionale, dove le competenze linguistiche e culturali sono un valore aggiunto. Chi è interessato a esplorare i meccanismi economici e organizzativi, e vuole costruirsi una carriera in ambiti come il management, il marketing o la finanza, troverà in questo percorso le basi solide per il proprio futuro.

 

Ringraziamo Simone per il suo racconto, davvero interessante e gli auguriamo di realizzare i suoi obiettivi.

Marco