Anno all’estero – 2° Puntata
Diciamo subito che “Eachtra Gaelach!” significa “avventura all’estero” in gaelico irlandese (così ci hanno assicurato) ed è quella che ci racconta Virginia Toscano, di 5E.
Partiamo da alcune coordinate. Dove sei stata e per quanto?
Ho trascorso il mio anno all’estero in Irlanda, più precisamente in una cittadina chiamata Thurles, collocata nella Contea di Tipperary, al centro-sud dello Stato.
Cosa ti ha spinto a decidere di trascorrere un anno all’estero?
Ho sempre sognato di poter fare un’esperienza simile. Il paesino in cui vivo mi è sempre stato un po’ stretto e quindi viaggiare è per me un’ottima opzione per sfuggire alla monotonia. Inoltre, essendo molto curiosa volevo immergermi totalmente in una nuova cultura e conoscere nuove persone.
Qual è stata la cosa che ti è piaciuta di più della tua esperienza all’estero? E quella che ti ha più sorpreso?
Indubbiamente la parte migliore della mia esperienza sono stati i rapporti umani che ho avuto la possibilità di instaurare. La mia famiglia ospitante era molto calorosa e mi hanno fatta sentire a mio agio fin dall’inizio. Ora so di avere una casa in cui posso sempre tornare anche in Irlanda.
Ho creato amicizie forti in primis con gli altri studenti internazionali, ragazze e ragazzi provenienti dalla Spagna, Belgio, Giappone e molti altri paesi! Anche a scuola non ho avuto grandi problemi ad ambientarmi, anzi, le ragazze Irlandesi e addirittura i professori si sono dimostrati molto curiosi nei confronti della mia cultura e disponibili.
Come hai affrontato la sfida di adattarti a una nuova cultura e a un nuovo sistema scolastico?
La chiave per superare il primo difficile periodo è stata vivere un giorno per volta. È fondamentale capire che ci vuole tempo per adattarsi ad abitudini completamente diverse dalle proprie e anche se è complesso non si deve mai mollare. Ad esempio, il mio primo giorno di scuola è stato uno shock: era una scuola femminile, cattolica ed indossare la divisa era obbligatorio. Ciò nonostante, col tempo ho imparato ad apprezzare e capire profondamente aspetti dell’istituto che prima ritenevo arretrati.
Qual è secondo te il punto di forza più grande del sistema scolastico che hai sperimentato e quale quello debole?
Il sistema scolastico irlandese è ben diverso da quello Italiano. Ho avuto la possibilità di scegliere le materie che preferivo, fatta eccezione per Inglese, Matematica e Irlandese che sono obbligatorie. Ritengo che questo sia un ottimo modo per far sì che lo studio non venga visto come un obbligo, ma come un piacere.
Un punto debole è sicuramente che si spende la maggior parte della giornata a scuola, dalle 9 alle 16. Nonostante alcune materie, come life skills e religione, non richiedono grande concentrazione, ho spesso trovato pesante questo orario.
Questa esperienza ha cambiato la tua prospettiva sulla vita, sul futuro o su qualche cosa di importante per te?
Questa esperienza ha stravolto completamente il mio modo di vivere: sono sempre stata una persona molto timida ed introversa, grazie all’anno all’estero ho imparato ad aprirmi alle persone e alle esperienze. Ho capito i miei punti deboli e anche quelli di forza, mettendo da parte ogni pregiudizio, paura o insicurezza. Sono grata di aver potuto vivere un’esperienza così unica, perché senza non sarei la persona che sono oggi.
Grazie a Virginia per il suo tempo e per la sua disponibilità