Oggi intervistiamo Ettore Pellerei, che frequenta la 1H del Liceo delle Scienze Umane. Pratica OCR, una disciplina poco conosciuta che ti espone ad un continuo confronto con te stesso, necessario per superare gli ostacoli che ti si pongono davanti. Si tratta di uno sport molto faticoso, ma utile per sviluppare determinazione, crescita e stabilità, qualità importanti nella vita quotidiana.
Che sport pratichi e a che livello?
Pratico OCR a livello mondiale, infatti ho partecipato ai campionati mondiali in Belgio a settembre e, quest’anno, dal 13 al 16 giugno parteciperò agli europei che si terranno in Italia. Mi alleno quattro volte a settimana con un allenamento di circa un’ora.
Come e quando ti sei avvicinato a questo sport?
Ho cominciato a praticare seriamente questo sport nel 2020, grazie ai miei genitori che lo praticano e me ne hanno fatto innamorare.
Nelle ultime gare hai ottenuto qualche risultato importante? Quali sono i tuoi obiettivi per questa stagione sportiva?
Nell’ultimo periodo sono migliorato tanto, arrivando a sfiorare il podio per pochi secondi all’Inferno Beach di Cattolica, una corsa di tre chilometri totalmente sulla sabbia.
Cosa ti spinge a portare avanti il tuo impegno sportivo?
Continuo a praticare questo sport perché la voglia di migliorare è tanta e la compagnia degli amici è molto importante nello sport.
Sulla base della tua esperienza personale, lo sport cosa insegna?
Lo sport mi ha insegnato che la storia la scrivono i vincitori, ma non quelli con la medaglia al collo, bensì coloro che superano sempre gli ostacoli che gli si pongono davanti in questo lungo e tortuoso percorso.
Quanto è importante per te a livello psicologico avere un piano per poter conciliare sport e studio?
Avere un piano per conciliare sport e studio per me non è troppo importante perché nei miei pomeriggi trovo sempre il tempo sia per studiare che per allenarmi. Ciò è dato dal fatto che i miei allenamenti mi “rubano” solo poche ore al giorno.
Ringraziamo Ettore e gli auguriamo di riuscire a raggiungere i suoi obiettivi futuri.
Camilla A.