Nell’affascinante panorama degli sport invernali, lo sci rappresenta una disciplina tanto impegnativa quanto gratificante. Intervistando Valentina Rimoldi, frequentante la classe 4^D del Liceo Linguistico, entriamo nel vivo dell’esperienza scoprendo le sfide, le passioni e i sacrifici dietro il sogno di raggiungere l’eccellenza sulle piste innevate.
Che sport pratichi e a che livello?
Pratico sci a livello agonistico e mi alleno 4 volte a settimana, a cui si aggiungono le gare.
Come e quando ti sei avvicinata allo sci?
Mi sono avvicinata allo sci da piccola, fin da quando avevo 2 anni. Mio padre, come me, da giovane ha sempre sciato e mi ha tramandato questa passione, facendomi avvicinare a questo sport che tanto amo, tant’è che da bambina ero più interessata a guardare le gare di sci in televisione, invece dei cartoni animati.
Come concili allenamenti e gare con lo studio?
Questo sport, come tutti gli altri, richiede un impegno notevole di tempo. Molte volte sono in trasferta per fare gare o allenamenti e per questo motivo salto molti giorni di scuola. All’inizio mi è sembrato molto difficile conciliare scuola e sci, ma poi con gli anni ho imparato ad organizzarmi bene e a studiare in ogni momento libero, così da ottimizzare il tempo e rimanere al passo con il programma scolastico.
Nell’ultimo periodo hai ottenuto qualche risultato importante?
Quest’anno ho cambiato categoria e il livello degli avversari si è decisamente innalzato, incontrando persone molto forti a livello internazionale. Ottenere risultati importanti, quindi, risulta essere più difficile, ma la stagione non è ancora finita.
Il fatto di praticare sport ad alto livello si può conciliare con il percorso di studi, anche a livello universitario, secondo te?
Se una persona si organizza bene, lo sport si può conciliare con lo studio e chi come me perde molti giorni di scuola (e quindi molte spiegazioni) si trova a dover studiare e assimilare molte cose individualmente, un po’ come all’università. In un futuro percorso universitario, dal mio punto di vista, chi ha già praticato sport in passato si troverebbe quindi già abituato al metodo di studio.
Praticare questo sport ti richiede impegno e sacrificio: perché per te ne vale la pena?
Reputo che lo sport sia importante nella vita di ogni persona, nonostante richieda molti sacrifici. I miei genitori, fin da piccola, mi hanno sempre cresciuta insegnandomi l’importanza dello sport e ora gliene sono grata. Penso che fare sport ci insegni molte cose, che ci saranno maestre di vita nei momenti futuri, soprattutto in quelli difficili, perché ci insegna a lottare e a non arrenderci mai, ci fa capire che ogni cosa non arriva da sola, ma ci vuole sacrificio per ottenerla: con impegno e determinazione tutti gli sforzi saranno ripagati.
Lo sport ci insegna ad accettare la sconfitta, e questo è ancora più importante di una vittoria, perché essa ci fa capire che per vincere bisogna cadere e rialzarsi.
Cosa consiglieresti a chi è indeciso se continuare a praticare sport o smettere a causa della mole di studio?
Consiglierei di non mollare mai, di trovare un modo per conciliare le due cose, perché anche se sembra difficile un modo lo si trova sempre. Non arrendersi farà sì che ognuno di noi, oltre alle persone intorno a sé, potrà essere fiero dell’impegno dimostrato.
Marco C.