Un percorso attento alle sfide della transizione ecologica

Quest’oggi sarà Edoardo Bono a raccontarci la sua esperienza universitaria, a cui facciamo subito i complimenti per la laurea conseguita il 27 Novembre a Grugliasco (TO) in Scienze e Tecnologie Agrarie con una tesi dal titolo “Le principali gestioni agrotecniche del riso e i loro effetti sulle emissioni di protossido di azoto”.

Come sei arrivato a scegliere questo percorso?

La scelta del mio percorso universitario è stata decisamente complessa. Nel corso dell’ultimo semestre delle superiori, ho partecipato al concorso nazionale per l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, rinunciando personalmente dopo una breve esperienza di tirocinio. Oltre a questo, ho sostenuto anche il concorso di ammissione al Politecnico di Torino, assicurandomi un posto nel corso di Ingegneria Ambientale. Tuttavia sotto suggerimento dei miei genitori e di alcuni conoscenti, ho iniziato a considerare la facoltà di Scienze Agrarie come una valida alternativa optando poi per quest’ultima.

La decisione è stata tutt’altro che facile, e prima della maturità non avrei mai immaginato di intraprendere questo percorso universitario. Ciò che mi ha guidato è stato il consiglio di alcune persone a me vicine che, conoscendo i miei interessi legati alla natura e all’ambiente, sono riuscite a orientarmi verso una facoltà che altrimenti non avrei contemplato tra le possibili opzioni. Allineare la scelta degli studi con i propri interessi è stato un criterio determinante per me.

E adesso che hai finito cosa ne dici: è stata la scelta giusta? Perché?

Conclusi i miei tre anni, posso affermare che non avrei potuto fare una scelta migliore. Questo percorso universitario mi ha consentito di esplorare un settore delle scienze spesso trascurato, soddisfacendo la mia curiosità e stimolandomi nello studio.

A chi la consiglieresti e a chi la sconsiglieresti?

Il corso è prevalentemente di natura scientifica e perciò lo raccomando a coloro che nutrono passione per le scienze naturali e la biologia. Questo consiglio valido sia per chi è già immerso nel settore, che quindi ne ha già un’esperienza diretta sia per chi, come me, ha sempre avvertito il fascino di questo campo e desiderava costruire il proprio futuro in questo ambito.

Cosa non ti era stato detto e sarebbe meglio sapere sul tuo percorso universitario?

Da un corso di laurea legato alle scienze agrarie ci si potrebbe aspettare un’elevata componente pratica nelle attività didattiche. Tuttavia, per come è organizzato, il corso presenta pochi spunti di attività pratiche anche se le visite sul campo non mancano. Interessante inoltre è la possibilità di svolgere diverse attività di laboratorio e la scelta di esami a scelta che permettono di rendere più personale il percorso accademico.

Un ulteriore aspetto rilevante è l’ampia gamma di percorsi offerti all’interno dello stesso corso di laurea. A titolo di esempio, ho scelto di seguire il curriculum delle Produzioni Agrarie, che, più generico, copre anche gli aspetti di zootecnica e arboricoltura. Al contrario, il curriculum delle Agrobiotecnologie si focalizza maggiormente sull’ingegnerizzazione biologica delle piante in produzione e sulla biochimica vegetale. Pertanto, è cruciale valutare attentamente quale percorso rispecchi al meglio le proprie inclinazioni personali. Nel caso in cui si desideri cambiare la scelta in corso, è possibile farlo senza eccessive complicazioni.

Oggi si parla molto dei costi crescenti, specialmente quelli degli affitti. Nella tua sede universitaria questo problema era presente?

Dalla mia esperienza, posso confermare che cercando un affitto a Grugliasco o nella zona circostante di Torino è possibile trovare soluzioni economiche. Essendo esso situato al di fuori del centro metropolitano, gli affitti tendono a essere più accessibili rispetto alle zone centrali.

E’ un percorso che richiede molti sacrifici? Si riesce a studiare ed avere del tempo per se stessi?

Come per tutti i percorsi di studi, la tua esperienza dipenderà dagli obiettivi che desideri raggiungere. Il carico di studio, soprattutto durante il primo anno, può essere notevole e impegnativo, riducendo il tempo personale disponibile. Con il passare degli anni, la situazione tende a migliorare, sebbene durante i periodi di esami la dedizione all’università richieda un certo sforzo. Ritengo poi che ciascuno sia in grado di trovare il proprio equilibrio tra gli impegni accademici e la vita personale e personalmente, sono riuscito ad ottenere buoni risultati senza rinunciare alle mie passioni.

Il tuo titolo di studi a quali prospettive di lavoro apre? E tu in particolare a cosa punti?

Il conseguimento del mio titolo di studio mi abilita all’iscrizione all’Albo Nazionale degli Agronomi e dei Dottori Forestali, aprendo diverse prospettive professionali. Posso dedicarmi alla consulenza rivolta ai privati, supportando aziende agricole nelle scelte orientate alla sostenibilità. In alternativa, ho l’opportunità di essere direttamente assunto da un’azienda agricola, contribuendo attivamente alla gestione delle coltivazioni, alla selezione delle colture, alla gestione del suolo e all’adozione di pratiche agricole sostenibili. Questa figura professionale è cruciale, specialmente in considerazione dei cambiamenti climatici che pongono sfide significative alla produttività e alla sostenibilità del settore agro-forestale. Inoltre, è possibile intraprendere una carriera nella pubblica amministrazione, assumendo ruoli a livello provinciale o regionale. Un’ulteriore opportunità si presenta nel lavorare per aziende produttrici di fertilizzanti, pesticidi e altri prodotti chimici agricoli, partecipando alla ricerca e alla promozione di soluzioni sicure ed efficienti per il settore agricolo. La varietà di possibilità professionali rende questa laurea una base solida per chi desidera contribuire al progresso e alla sostenibilità dell’agricoltura e delle risorse naturali.

Per coloro che desiderano proseguire gli studi, questa laurea offre l’opportunità di accedere a diversi corsi magistrali, consentendo sia di ampliare la propria formazione sia di specializzarsi in settori più specifici. Recentemente, personalmente, mi sono iscritto al corso di laurea Magistrale in Scienze Viticole ed Enologiche. Questo percorso accademico mi fornirà l’opportunità di ottenere il titolo di enologo e, grazie a una convenzione europea, di conseguire il diploma “Vinifera”, riconosciuto in tutta l’Unione Europea come attestato della mia formazione. Il mio obiettivo futuro è quindi quello di terminare la mia formazione magistrale, facendo possibilmente esperienze di tirocinio all’estero per poi diventare il responsabile di una cantina.

Ti ringraziamo molto per la tua disponibilità a raccontarci la tua esperienza e speriamo possa essere d’aiuto a qualche maturando in cerca del suo percorso.

Francesco Z