Dare il massimo per continuare a migliorare

Oggi intervistiamo Rachele De Pretto, una studentessa che frequenta la 4D del liceo linguistico che gioca a pallavolo, uno sport che richiede impegno, fermezza e spirito di squadra. Rachele è una ragazza determinata, capace di organizzarsi, ma anche gentile e molto disponibile. Nella chiacchierata con lei abbiamo cercato di capire cos’è il PFP, il Piano Formativo Personalizzato, di cui possono usufruire gli sportivi.

Che sport pratichi e a che livello?

Gioco a pallavolo in serie C nella società Virtus Biella. Mi alleno quattro volte a settimana, due giorni per tre ore e mezza e gli altri due per due ore e mezza. Nel weekend ho la partita di campionato.

Come e quando ti sei avvicinata a questo sport?

Sono dieci anni che pratico questo sport, da quando in seconda elementare, dopo aver giocato a scuola, sono andata a provare ad un open day. Da quel momento non ho più smesso.

In che ruolo giochi? Quali sono le doti che deve avere chi occupa questo ruolo?

Gioco da attaccante, ruolo che richiede completezza, tecnica nell’esecuzione di tutti i fondamentali, rapidità negli spostamenti, varietà, incisività e potenza nei colpi di attacco ed una buona manualità.

Nelle ultime gare hai ottenuto qualche risultato importante?

Al momento siamo quasi al termine del girone di andata del campionato, ci troviamo nella parte alta della classifica ed essendo il distacco di punti dalle altre squadre davvero minimo, ogni partita è fondamentale nel nostro percorso. Sicuramente il campionato è ancora lungo, ma ci stiamo impegnando e sono contenta della crescita che stiamo facendo, sia di squadra che personale. Siamo un gruppo molto giovane, ma anche determinato a fare bene e penso che riusciremo a toglierci delle belle soddisfazioni.

Il fatto di praticare sport ad alto livello si può conciliare con il percorso di studi secondo te?

Si certo, ma ci vuole molta organizzazione e bisogna essere disposti a fare dei sacrifici per riuscire a conciliare tutto. Se si vogliono ottenere buoni risultati in tutti e due i contesti è necessario saper gestire bene il tempo a disposizione, dato che il tempo libero è davvero poco, e ciò comporta spesso il dover rinunciare a tante cose.

Qual è la motivazione che ti spinge a cercare l’eccellenza sia nello sport che nella scuola?

Cerco di impegnarmi al massimo sia a scuola che nello sport perché penso che ogni esperienza possa insegnare qualcosa. Provo a dare sempre il massimo per continuare a migliorare, motivata dalla volontà di raggiungere il miglior risultato possibile e dalla passione per il mio sport.

Che cos’è il PFP? Perché è importante per gli studenti che praticano sport ad alto livello?

Il PFP è un piano formativo personalizzato che può essere richiesto dagli studenti-atleti di alto livello in possesso dei requisiti necessari per far parte del progetto, in accordo con il consiglio di classe. Grazie al PFP è possibile programmare le interrogazioni e le verifiche in base agli impegni sportivi ed è personalizzato per ognuno, può quindi variare in base alle situazioni.

Quanto è importante per te a livello psicologico avere un piano per poter conciliare sport e studio?

Nel mio caso, avendo già tutti la possibilità di programmare le interrogazioni, per ora non è cambiato nulla rispetto a prima di possedere il PFP. Conciliare l’alto carico di studio e il grande impegno sportivo è molto impegnativo e stancante, sia a livello fisico che psicologico perché in entrambe le attività si è sottoposti ad una costante pressione, ad un grande carico di lavoro e ad una ricerca della migliore prestazione possibile.

Ringraziamo Rachele e le auguriamo di poter raggiungere tutti i suoi obiettivi.

Camilla A.