Cosa significa “senso di appartenenza” se hai più di una nazionalità   

Per quanto banale possa apparire la questione alla domanda “Da dove vieni?” non so mai come rispondere. Sembra che la risposta debba essere semplice, perché una persona non può non venire da un posto; il problema, però, nasce quando una persona viene da più posti, ma non saprebbe scegliere a quale dare la precedenza.

Il senso di appartenenza, certo riguarda un luogo, ma soprattutto, riguarda qualcosa di più grande. Per questo alla domanda “Da dove vieni?” molti, anche io, si trovano in difficoltà, perchè la domanda stessa ne implica altre come “Che tradizioni hai?”, “A quale comunità appartieni?”, e poi altre questioni, a volte solo sottointese: “Quanto sei diverso da me?”, “Che pregiudizi ho su di te?”

Quello della plurinazionalità è un fragile equilibrio, che si basa sulla capacità della persona di trovare una via di mezzo tra quello di cui ci si sente parte e quello che gli altri e le circostanze impongono di essere. In verità la vita di una persona che non si sente appartenere esclusivamente a una sola nazione è piena di incertezze e dubbi.

Chi vive questa realtà sperimenta una ricchezza dal punto di vista culturale e sociale derivante dalla fusione di tradizioni, stili di vita e prospettive differenti, ma sperimenta anche l’esitazione di fronte a domande personali, l’insicurezza quando si risponde a esse e la pressione nello scegliere un’identità dominante, quasi esistesse l’obbligo di preferirne una precisa rispetto a un’altra.

Alcune persone riescono ad abbracciare la complessità della propria identità, mentre altre si muovono in essa come alla cieca, al buio, nella nebbia generata dalle proprie molteplici appartenenze, desiderose di sfuggire dalle domande che loro stesse si fanno. “Chi sono io?”

Scegliere un senso di appartenenza che ne esclude altri contribuisce a far percepire una sensazione di sicurezza, stabilità e accettazione, ma sulla distanza porta all’insoddisfazione, alla titubanza e alla costante ricerca di risposte più autentiche, significative.

Non ci sono certezze sull’approdo finale del percorso, ma le risposte si troveranno soltanto vivendo fino in fondo le domande; quindi, mi chiedo: “Da dove vengo, davvero?”

Sabrina I