Marta Di Stefano ci racconta il suo primo brano Litio

Marta frequenta la 4° del Liceo Linguistico ha tante passioni; le piace molto il cinema, gioca a pallavolo, ama la fotografia e si diletta a montare video, ma probabilmente al primo posto dei suoi interessi c’è la musica. Una quindicina di giorni fa è uscito il suo primo brano originale e abbiamo deciso di farci raccontare qualcosa del suo lavoro e dei suoi progetti.

Buonasera Marta, sappiamo che pochi giorni fa è uscito su Spotify il tuo nuovo brano, Litio. Iniziamo a chiedere: come sta andando?

Buonasera.  Sì, lo scorso 17 novembre è uscito il mio primo inedito, prodotto da Marco Poletto, in arte “nonpiangere”.

Per il momento sta procedendo alla grande! Il pezzo sta piacendo e sto piano piano raggiungendo i 1.000 ascolti. Per me è un buon inizio anche perché dall’uscita è passato molto poco tempo. Gli ascolti sono arrivati anche grazie alla playlist Spotify in cui sono stata inserita: “Fresh finds Italia”. E’ molto importante per un artista nuovo sulla piattaforma essere inserito in una playlist, per arrivare a più persone.

Nella descrizione su Spotify sei definita “giovane cantautrice”. Quindi sia parole, sia musica sono tuoi?

Sì, sia testo che musica sono miei. Preferisco cantare pezzi scritti da me. Sento il bisogno di esprimermi attraverso la musica e cantare parole che sono “farina del mio sacco” è appagante. Anche l’interpretazione la sento, e spero si percepisca, più vera.

A questo punto ci viene un dubbio. Sei anche tu che suoni? E la foto della copertina è tua?

Il pezzo è stato prodotto da Marco ed è stato a tutti gli effetti “suonato” da lui. Sono miei il giro di accordi e la melodia, ma la parte strumentale no, è tutto frutto di un lavoro “da produttore” che io non sarei ancora in grado di fare. Ci sono cantautori che preferiscono fare tutto da soli, a me piace l’idea di lavorare anche con qualcuno; soprattutto se è qualcuno che ha gusti musicali affini ai miei e allora tutto riesce più facile.

Per quanto riguarda la foto di copertina mi sono affidata ad una bravissima fotografa di Biella, Elena Salerno. Appena ho visto i suoi lavori sui social ho subito pensato che avrebbe realizzato perfettamente la mia idea per le foto, e infatti è stato così.

Quindi le idee sono tue, ma qualcuno ti aiuta. Mi viene da dire “meno male”. Iniziavo ad essere impressionante la quantità di cose che sai fare. Torniamo indietro di un passo. Hai detto che senti il bisogno di esprimerti attraverso testi e musica: cosa sentivi di dover esprimere con “Litio”.

Parto col dire che “Litio” l’ho scritta nel 2020, nel pieno del periodo di quarantena, che non è stato facile per nessuno. Oltre alle “negatività” questo periodo però ha portato anche qualche cosa di buono; nel mio caso, mi ha aiutata, perché avevo talmente tanto tempo libero che sono riuscita a trovare l’equilibrio per la scrittura di testi miei, lavorandoci fino ad arrivare ad un risultato che mi piacesse davvero (non sa quanti fogli ho accartocciato e buttato nel cestino). “Litio”, in particolare, parla della consapevolezza generale che noi giovani abbiamo acquisito del nostro futuro incerto, per via delle problematiche dovute dal riscaldamento globale.

Ancora una domanda. Archivi il 2024 con la partecipazione ad un concorso nazionale e l’uscita del tuo primo brano. Con quali propositi ti avvii al 2025?

Sicuramente posso confermare che questa sarà la prima, ma non l’ultima canzone. Ho un progetto ben pianificato per la mia musica e non vedo l’ora di far uscire gli altri pezzi. Senza “spoilerare” troppo dico, a tutti quelli a cui “Litio” è piaciuto, di tenersi aggiornati perché non manca molto alla prossima uscita. Inoltre a settembre del 2024 mi aspettano le fasi nazionali a Rimini del concorso “Sanremo New Talent”, per cui ho fatto le audizioni a metà novembre.

Grazie. Stiamo allora in attesa di nuove uscite. Intanto in bocca al lupo per i tuoi programmi e auguri per le prossime feste.