Un percorso interessante, ma lavorare nella cultura resta complesso

Nuova puntata del nostro viaggio alla scoperta dei percorsi post diploma in compagnia di ex studenti. Oggi chiacchieriamo con Federica Polla, che si è diplomata al Liceo Linguistico e poi ha proseguito per una strada originale.

Ciao: inizio con i complimenti per il risultato raggiunto e ti chiedo di darmi le coordinate principali della tua laurea.

Mi sono laureata un anno fa a Milano all’Università Cattolica del Sacro Cuore in Archeologia e Storia dell’Arte con una tesi sul restauro della quadreria del Pio Albergo Trivulzio: la tesi era conseguenza di un progetto di recupero e di conservazione della quadreria a cui avevo partecipato grazie ad un tirocinio presso il Museo Martinitt e Stelline di Milano.

Tu hai frequentato il Linguistico e ti sei laureata in archeologia e storia dell’arte. Come sei arrivata a scegliere questo percorso? Quando hai capito che avrebbe potuto essere questo? Hai sempre avuto una passione per l’arte o l’hai capito facendo un’esperienza particolare?

Ho scelto di studiare prima Scienze dei beni Culturali poi Archeologia e storia dell’arte in magistrale perché al liceo la materia che mi appassionava di più era appunto l’arte. Ho deciso, forse un po’ ingenuamente, di studiare proprio storia dell’arte quando ho visto la mostra di Chagall a palazzo reale a Milano nel 2014, mi aveva affascinato l’allestimento e mi sarebbe piaciuto lavorare in ambito museale.

E adesso che hai finito cosa ne dici: è stata la scelta giusta?

Ad oggi credo sia stata una scelta giusta anche se lavorare nell’ambito della cultura non è affatto semplice.

Perché? A chi la consiglieresti e a chi la sconsiglieresti?

Consiglierei questo percorso a chi è interessato alla valorizzazione e tutela del patrimonio culturale e a chi si sente più affine alle materie umanistiche, oltre che alla storia dell’arte che si studia anche al liceo ci sono diverse materie parallele a completare il percorso di studi come storia, letteratura e latino.

Cosa non ti era stato detto e sarebbe meglio sapere sul tuo percorso universitario?

Quando ho scelto l’università avrei decisamente dovuto saperne di più, sono andata completamente alla cieca ero stata ad una conferenza in Cattolica nella quale veniva presentata a grandi linee la facoltà ma nulla di più. Per fortuna è andata bene ma non è stato sempre semplice, il primo anno di triennale è stato un po’ disorientante tra il cambio di città e il carico di studio al quale non ero affatto abituata, consiglio a chiunque desideri intraprendere un percorso simile o in generale qualsiasi percorso universitario di informarsi molto bene, di parlare con ex studenti che sono sempre molto disponibili a dare consigli.

Oggi si parla molto dei costi crescenti, specialmente quelli degli affitti. Nella tua sede universitaria questo problema era presente?

Per quanto riguarda gli affitti quando sono arrivata a Milano nel 2015 i prezzi degli affitti erano già alti ma non erano minimamente paragonabili a quelli attuali, avevamo trovato un bilocale ad un prezzo abbordabile nel quale io e la mia ex coinquilina abbiamo vissuto fino alla fine della magistrale non era in zona centrale ma siamo state benissimo.

E’ un percorso che richiede molti sacrifici? Si riesce a studiare ed avere del tempo per se stessi?

Come percorso di studi se preso con serietà non richiede particolari sacrifici, si studia molto come in tutti i corsi di laurea ma una volta che ci si abitua al carico di lavoro è molto fattibile coltivare i propri interessi mentre si studia, io ho fatto tre stage mentre studiavo e ho fatto diversi lavoretti compatibili con gli orari dei corsi.

Il tuo titolo di studi a quali prospettive di lavoro apre? E tu in particolare a cosa punti e, se l’hai già trovato, che lavoro fai?

Il mio percorso di studi apre le porte a tutti i lavori nel mondo della cultura/dell’arte e del turismo. Come accennavo prima non è un ambito facile, una volta usciti dall’università ci si trova un po’ disorientati e si deve decidere se intraprendere la strada dell’insegnamento, se provare a buttarsi nell’ambito museale nel quale sussistono diversi problemi come la mancanza di concorsi pubblici. Io al momento sto lavorando in un’azienda che si occupa di turismo e faccio la parte di Customer Care, mi interfaccio ogni giorno con persone provenienti da tutto il mondo e devo dire che per ora mi sta piacendo.

Grazie a Federica per la disponibilità, dalla richiesta di collaborazione alle risposte è passato giusto il tempo necessarie a scriverle. Grazie anche per la sincerità e per aver evidenziato luci ed ombre del suo percorso.

Infine, in bocca al lupo per il suo futuro di lavoratrice nel difficile mondo dell’arte.