Studenti che hanno scelto di continuare gli studi all’estero

Quest’anno c’era la novità dei test d’ingresso anticipati, che ha portato molti studenti ad affrontare anticipatamente le prove che determinano il loro futuro. Anche gli studenti che volevano iscriversi in università all’estero hanno dovuto muoversi in anticipo. Tra di loro c’è Lara Gila, di 5D che, dopo un’esperienza all’estero in Canada  e una in Germania ha deciso di puntare sulla Francia.

Sappiamo che tu per il prossimo anno hai fatto una scelta interessante e diversa dalle classiche università. Puoi parlarcene?

Certo! Il prossimo anno studierò scienze politiche e relazioni internazionali in Francia a SciencesPo, l’Istituto di Studi Politici di Parigi. L’università è organizzata in 7 campus, ciascuno specializzato su un’area del mondo. Il mio percorso sarà incentrato sull’Unione Europea e le relazioni franco-tedesche nel campus di Nancy, una città non lontana da Strasburgo.

Come hai scoperto questo percorso?

Per scegliere le università a cui mandare domanda mi sono basata sui ranking di migliori corsi per studi politici. SciencesPo mi è subito saltata all’occhio essendo classificata terza al mondo, così ho approfondito la ricerca e mi sono resa conto che il programma mi interessava, anche se, essendo un’università molto selettiva, dubitavo che sarei stata accettata.

Perché in Francia? Non esistono scelte simili in Italia?

Ero partita dal presupposto di studiare all’estero in quanto penso che offra più sbocchi futuri. Oltre che in Francia, ho mandato domanda a diverse università inglesi e olandesi e ho ricevuto l’ammissione da altre università altrettanto prestigiose, tra cui il King’s College e il SOAS a Londra e l’università di Leiden nei Paesi Bassi. Ciononostante, SciencesPo rimaneva la mia prima scelta, in quanto mi permette di continuare a studiare in tre lingue, ovvero inglese, francese e tedesco.

Quando sono state le selezioni e quali prove hai dovuto affrontare?

La selezione è costituita dalla valutazione del percorso scolastico in base alle pagelle e alle lettere di presentazione scritte dagli insegnanti, oltre ad una serie di elaborati e lettere motivazionali. Infine, se si raggiunge un punteggio minimo prefissato dalla commissione, si è convocati ad un colloquio online durante il quale bisogna svolgere l’analisi di una delle due immagini proposte, facendo anche riferimento all’attualità. A me, per esempio, è capitata una fotografia delle proteste femminili in Francia nel 1938.

Si può inviare il dossier di candidatura da ottobre ad aprile. Io l’ho inviato attorno a fine marzo, ho sostenuto l’orale circa un mese dopo e dopo due settimane ho ricevuto l’accettazione!

Dopo aver concluso il percorso scolastico qual è la tua aspirazione in ambito lavorativo?

Mi piacerebbe intraprendere una carriera nelle istituzioni europee. Mi rendo conto che si tratta di un obiettivo ambizioso ma essere stata ammessa a SciencesPo me lo fa sentire un po’ meno lontano visto che l’università è conosciuta per aver istruito molti politici in carriera, tra cui l’attuale presidente Emmanuel Macron.

Caterina Bordignon