Uno sviluppo reso possibile dal PON Edu Green

Chi è entrato nel laboratorio di scienze negli ultimi giorni sarà rimasto stupito, perché il laboratorio è completamente rinnovato: non solo è arrivato del nuovo materiale, una serie di microscopi, degli agitatori magnetici, una nuova cappa, un frigorifero ma, soprattutto, ci sono nuovi arredi e piani di lavoro.

Gli acquisti, oltre a potenziare la dotazione, sono finalizzati alla realizzazione di alcuni progetti collegati ai finanziamenti ottenuti con il PON Edu Green, un progetto che non coinvolge solo il laboratorio di scienze di Cossato, ma anche quello della sede di Mosso e quello di Informatica.

Obiettivo complessivo è quello di sviluppare una serie di iniziative che aumentino la sensibilità degli studenti verso i temi della sostenibilità e dell’ambiente e li aiutini a comprendere come le competenze legate a quest’area aprono a nuove prospettive professionali.

Andiamo però con ordine: abbiamo chiesto alla professoressa Chigioni di farci un paio di esempi dei progetti in cantiere qui a Cossato.

Uno, chiamato, “Scoprire e monitorare la qualità dell’ambiente in cui viviamo”, prevede, al fine di promuovere un’interazione con il territorio e lo sviluppo di una maggiore sensibilità sui temi ecologici, di analizzare e monitorare la qualità dell’aria, dell’acqua e del suolo.

Vale la pena di approfondire il concetto perché quello del monitoraggio ambientale era uno degli obiettivi “green” a cui puntava lo sviluppo della dotazione dei laboratori.

Sono stati acquisiti dei kit di analisi delle acque e del terreno. Saranno individuate alcune postazioni, anche collegate ai luoghi di residenza degli studenti, per avviare un monitoraggio della qualità del suolo e delle acque nell’area del Biellese Orientale. Un’esperienza che si ispira ad altre di Citizen Science in cui è prevista la partecipazione attiva dei cittadini alla ricerca scientifica.

Qui l’obiettivo, ambizioso, è quello di iniziare un’indagine che si protragga nel tempo, anche per anni, per raccogliere dati non solo sulla situazione attuale, ma anche sulla sua evoluzione.

Il secondo progetto, denominato “Il vino e l’olio sulla tavola degli italiani: un’indagine agroalimentare”, punta allo sviluppo di comportamenti ispirati ad uno stile di vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione, anche attraverso una maggiore conoscenza delle leggi e dei regolamenti del settore. In pratica si procederà all’analisi di campioni alimentari al fine di valutare, secondo parametri definiti, la qualità identificando, ad esempio la presenza di additivi o di altre sostanze.

Proseguiamo a Mosso dove il prof. Patrini ci ha spiegato gli obiettivi che si intendono perseguire sfruttando le ultime acquisizioni.

Sicuramente anche Mosso parteciperà al progetto “Scoprire e monitorare la qualità dell’ambiente in cui viviamo”, ma ci sono anche altre ipotesi di lavoro. In particolare, si è estesa la possibilità di svolgere esprimenti alla biologia molecolare con l’acquisto di attrezzature apposite.

Sono stati acquistati un termociclatore (PCR), che ha la funzione di amplificare sequenze di DNA rendendole disponibili per esperimenti successivi, oltre a permettere semplici rimaneggiamenti del DNA.

A corredo sono giunti una cella elettroforetica, un bagnetto termostatico e una microcentrifuga da banco, che permetteranno di estrarre e analizzare il DNA di diversi tipi di campioni. Come per il laboratorio di Cossato, anche a Mosso sono giunte integrazioni ai materiali per gli esperimenti di Chimica ed il monitoraggio ambientale, tra i quali agitatori magnetici, nuovi microscopi, bilance, tra le quali una analitica e un frigorifero da laboratorio.

Dal punto di vista della biologia molecolare sarà possibile fare indagini sulla biodiversità soprattutto sulle popolazioni vegetali dell’alto Biellese. La “popolazione” è un gruppo di organismi della stessa specie che vive in una certa area geografica: studiare la variabilità genetica all’interno della specie serve ad acquisire un dato importante per comprendere se ci sono quelle condizioni che favoriscono la conservazione delle specie viventi.

Per la sede di Cossato, oltre agli investimenti nel laboratorio di scienze, sempre con lo scopo di sensibilizzare allievi e docenti sulle tematiche legate all’ambiente, sono stati acquisiti materiali e apparecchiature che saranno utilizzati nell’ambito dei corsi ICT.

Abbiamo chiesto spiegazioni al prof. Florio che ci ha spiegato che, per esempio, è stata acquistata una serra che poi sarà sensorizzata e gli allievi dei corsi ICT andranno a sviluppare i software di monitoraggio dei parametri ambientali visualizzabili da remoto.

In sostanza da internet sarà possibile visualizzare dati quali temperatura, umidità, umidità del terreno, luminosità, ecc. per sviluppare applicazione IOT (internet delle cose): tenendo conto dei dati raccolti la serra sarà irrigata con un sistema automatizzato.

Sul piano pratico si deve ancora decidere se puntare su una coltivazione di fiori, per incrementare la biodiversità e il sostegno alle api, o su quella di primizie, tipo fragole, insalata o altro, per avvicinare gli studenti all’autoproduzione e ad uno stile di consumo che rispetti la stagionalità delle coltivazioni. Diversi insegnanti si sono resi disponibili a seguire il progetto.

Per la didattica inoltre sono state comprate 10 serre ancora più piccole dove iniziare a sperimentare il software che sarà poi utilizzato nella serra esterna.

Sempre nell’ambito del progetto è stato comprata una stazione meteo, per raccogliere dati su temperature, umidità, direzione del vento, per l’analisi dei parametri metereologici.

Infine, si sono acquisiti quattro kit modulare permette di eseguire esperimenti per mostrare le fasi di un sistema basato su energie rinnovabili. Comprende una turbina eolica, un pannello solare fotovoltaico, un elettrolizzatore, una cella a combustibile e sistema di stoccaggio H2.