Un corso innovativo, che riunisce competenze diverse e apre strade in vari settori

Continuiamo con la nostra serie di interviste ai neolaureati che negli anni hanno frequentato come noi il liceo di Cossato.

Oggi è il turno di Vittoria Quarna, ex-alunna dell’indirizzo linguistico diplomata nel 2019 che ci ha brevemente raccontato la sua esperienza da universitaria.

 

Ciao, in cosa ti sei laureata e dove?

Mi sono laureata all’Università degli Studi di Pavia, in Comunicazione, Innovazione e Multimedialità (CIM) e ho svolto una tesi in Marketing concentrandomi sul parametro del Country of Origin, ovvero il paese di origine, e gli effetti che ha sul mercato e nello specifico nel settore beauty, portando come casi studio i brand Yepoda ed Espressoh.

In particolare che materie studiavi? Quali a tuo parere erano le più interessanti

Le materie erano varie e inerenti a diversi corsi di laurea; alcune sono servite a fornire un’infarinatura generale sul mondo della comunicazione, come Comunicazione e Linguaggio dei media, Digital Media, Sociologia, Etica e Deontologia della Comunicazione e Diritto d’Autore e della Pubblicità; altre invece si concentravano su farci acquisire delle capacità più specifiche come in Public Speaking, Opinione Pubblica e Media Analysis, Web Design, Economia Politica e Comunicazione Politica.

Quelle che mi hanno maggiormente coinvolta e che mi hanno aiutata a capire la direzione che voglio prendere da un punto di vista lavorativo sono state English for Communication Studies, Comunicazione e Studi Culturali con laboratorio di scrittura creativa e Marketing e Tecniche della Pubblicitá.

Come sei arrivata a scegliere questo percorso?

Sono partita escludendo le facoltà scientifiche perché non sono mai state di mio interesse e mi sono sempre concentrata di più su quelle umanistiche, preferendo proprio anche gli insegnamenti offerti dalle Università.

Parlando poi con persone che studiavano a Pavia sono venuta a conoscenza di un corso interdipartimentale, ovvero che comprende vari dipartimenti universitari come economia, scienze politiche e lettere, e mi è sembrata la soluzione migliore, dato che non volevo fare una cosa troppo tradizionale e di “vecchio stampo”; cercavo piuttosto qualcosa di innovativo che mi permettesse di entrare in contatto con diversi campi, cosa che il mio corso di laurea mi ha assolutamente permesso di fare.

Hai sempre saputo che sarebbe stato questo, l’hai capito facendo un’esperienza particolare o un’attività di orientamento?

L’unica cosa che ho sempre saputo è che mi sarebbe piaciuto fare qualcosa che anche nel futuro mi permettesse di stare a contatto con le persone; quindi, ho sempre concentrato le mie ricerche su qualcosa che avesse a che fare con le pubbliche relazioni. Mi ha aiutato parlare, come già detto, con amici più grandi che mi hanno indirizzata verso l’Università di Pavia dove ho scoperto e ho scelto l’offerta che più sentivo essere giusta.

E adesso che hai finito cosa ne dici: è stata la scelta giusta? Perché?

Sì assolutamente, non è stato solo un percorso teorico, cosa che ho molto apprezzato, ma ricco di lavori di gruppo ed esperienze che ci permettessero di mettere in pratica quello che studiavamo sui libri e vederlo applicato nel concreto.

A chi consiglieresti e a chi sconsiglieresti questo percorso?

Secondo me è un percorso adatto a chi non ha le idee chiare al 100%, perché permette di esplorare vari ambiti e capire con il tempo quello più adatto, senza sentire già all’inizio del percorso la pressione di dover scegliere una strada definitiva, proprio per la sua particolare offerta formativa che tocca vari ambiti.

Il corso di CIM mi ha sì permesso di mettere in pratica molta della teoria studiata, però ritengo che per specializzarsi in un campo specifico sia molto utile intraprendere un corso Magistrale o frequentare un Master, lo sconsiglierei quindi a chi non ha intenzione di proseguire con gli studi. Poi ovviamente io mi baso sulla mia esperienza personale, per ognuno può essere diverso!

Oggi si parla molto dei costi crescenti, specialmente quelli degli affitti. Nella tua sede universitaria questo problema era presente?

Personalmente sono stata molto fortunata nella ricerca dell’appartamento, avendolo trovato in una zona molto centrale e ad un ottimo prezzo. C’è da dire però che la situazione dopo il periodo pandemico è nettamente cambiata, molti miei compagni che per via del Covid avevano lasciato la casa, hanno poi avuto difficoltà nel trovarla e soprattutto ad un prezzo accessibile e non spropositato.

E’ un percorso che richiede molti sacrifici? Si riesce a studiare ed avere del tempo per se stessi?

No, sinceramente dal mio punto di vista ritengo che non richieda particolari sacrifici. Ovviamente è comunque richiesta partecipazione attiva e impegno, come in tutte le università, però non mi sono mai ritrovata a dover fare particolari rinunce sul piano personale

Il tuo titolo di studi a quali prospettive di lavoro apre?

Nel caso specifico del mio corso, essendo interdipartimentale, apre strade in numerosi ambiti, a partire da quelli tradizionali di addetto alla comunicazione, ufficio stampa ed editoria, fino a quelli più moderni e collegati alle innovazioni tecnologiche; senza inoltre tralasciare le posizioni di esperti di relazioni pubbliche, pubblicità e in parte anche di cultura e spettacolo.

E tu in particolare a cosa punti?

Durante l’ultimo anno sono entrata in contatto con il mondo del marketing e delle tecniche pubblicitarie e ho capito che mi piacerebbe approfondire e crescere professionalmente in questo ambito. Per questo motivo a febbraio 2023 inizierò infatti a frequentare un Master in Marketing Management a Milano.

LC