Candidata per il terzo Polo
Per il terzo polo, “Azione e Italia Viva”, abbiamo avuto il piacere di ragionare con Teresa Barresi, ex Assessore a Istruzione, Cultura, Manifestazioni e Turismo della città di Biella.
Per quanto riguarda il mondo dei giovani in ambito scolastico, di cui un po’ tutti i partiti parlano senza però adottare visione chiara del ruolo centrale che la scuola dovrebbe occupare per assicurare un futuro al nostro Paese e appunto del futuro (lavorativo) dei giovani che in Europa sembra essere tra i peggiori. Nel vostro programma c’è qualche cosa in proposito e che posto occupa? E Tra le proposte della vostra coalizione qual è o quali sono quelle che secondo lei possono fare la differenza.
C’è un assunto nel programma di Azione / Italia Viva: i giovani sono a tutti gli effetti una categoria svantaggiata. Pertanto, abbiamo scelto di aderire alla proposta per cui ogni euro speso per la fascia over 65 deve essere accompagnato da almeno un euro speso per la fascia under 35.
Partendo da ciò, le proposte concentrano le azioni a vantaggio dei giovani sia nel momento in cui egli è studente, sia nel momento in cui egli entra nel mondo del lavoro.
Per quando riguarda la scuola abbiamo proposto una serie di azioni che agiscono a diversi livelli e in momenti differenti della vita dello studente con l’obiettivo principale di consegnare a tutti i giovani le stesse opportunità̀. Aumento dell’obbligo scolastico fino ai 18 anni con riordino dei cicli che prevedano il termine a 18 anni e quindi anticipo dei giovani all’università. Stabilizzazione, valorizzazione e valutazione dei docenti; riqualificazione di tutti gli edifici scolastici, solo per citarne alcune, sono azioni che possono creare le condizioni di una scuola più moderna, che consenta l’acquisizione da parte dello studente non solo di conoscenze ma di competenze, culturali e professionali.
Un ruolo centrale è sicuramente assunto dalla proposta di un nuovo modello per la formazione professionale, attraverso gli ITS o le Academy, in cui il mondo della scuola e quello delle imprese sono strettamente connessi. Il potenziamento delle competenze digitali attraverso investimenti specifici che concorrono a completare ulteriormente la preparazione degli studenti.
All’interno del programma si dà ampio spazio anche alla formazione universitaria, infatti sono previste ad esempio misure di supporto agli studenti fuori sede, ma anche l’internazionalizzazione degli atenei, con maggiori corsi in lingua straniera e assunzione di docenti stranieri, in modo da creare un sistema universitario ancor più inserito in un contesto europeo e mondiale.
Per quando riguarda il mondo del lavoro il giovane formato secondo le azioni proposte prima potrà più agevolmente inserirsi nel modo del lavoro in quanto dotato di competenze più conformi a quanto richiesto.
Proponiamo un rafforzamento dei servizi di orientamento per facilitare il passaggio scuola/università̀-lavoro; regolamento dei tirocini curricolari affinché tali esperienze siano davvero formative e non un mero atto dovuto; incentivi all’imprenditoria giovanile, anche ma non solo attraverso misure fiscali, semplificazione dell’accesso alle professioni attraverso lauree abilitanti e professionalizzanti e altro.
Sintetizzando Azione e Italia Viva intendono assegnare alla scuola il ruolo di pilastro della formazione non solo culturale e sociale, ma anche professionale ai propri giovani, che una volta preparati, pronti e competitivi siano poi accompagnati e inseriti nel mondo del lavoro forti di tutele e incentivi che favoriscano la loro realizzazione.
2) Secondo i sondaggi sulle opinioni dei giovani se l’avessero dovuta votare loro la Legge Zan sarebbe passata con un plebiscito e così sembra ci sia un sentire condiviso su temi come il diritto all’eutanasia o quello al Suicidio assistito. Quale pensa potrà essere, nei prossimi 5 anni, il vostro lavoro su questi temi?
Fin dalla prima ora Azione ha sostenuto ufficialmente – anche con l’impegno personale del Presidente di Azione, il senatore Matteo Richetti – il DDL Zan. I pretesti accampati per rimandare la discussione non fanno onore alla classe politica italiana. E vogliamo che sia una delle prime battaglie della nuova legislatura. L’attenzione alla libertà della persona si esplicita anche in un’apertura assoluta alla discussione sul suicidio assistito e al diritto all’eutanasia.
Un’altra questione rimasta senza risposta è quella sullo Jus Scholae. Su questo tema qual è la vostra posizione?
Chi studia in italiano e in Italia è italiano.
Riguardo allo Ius Scholae, proponiamo l’acquisizione della cittadinanza italiana per chi abbia frequentato per almeno cinque anni un percorso di formazione in Italia e a tutti gli studenti stranieri che abbiano svolto e completato gli studi universitari in Italia.
3) Le chiediamo tre risposte chiare su tre questioni controverse: energia nucleare, riclassificatori e termovalorizzatori. A cosa è favorevole e a cosa no?
Tre punti precisi, tre risposte precise:
NUCLEARE: tutti gli studi per la decarbonizzazione Ipcc e di qualsiasi altro ente riportano come indispensabile il mix rinnovabili – nucleare. La possibilità di un mondo in cui l’ìenergia provenga al 100% da fonti rinnovabili, a oggi e per i prossimi 30/50 anni, secondo i dati forniti dai ricercatori, è irrealizzabile, sia perché mancherebbe la continuità di fornitura (le rinnovabili sono intermittenti per loro natura) sia per l’impiego enorme di risorse per costruire pannelli e pale eoliche.
RIGASSIFICATORI: non sono la panacea di tutti i problemi energetici. Sono un modello di approvvigionamento che può andare bene in fase emergenziale e per contribuire in minima parte al mix energetico in futuro.
TERMOVALORIZZATORI: sì, vero, la termovalorizzazione è indicata dalla comunità europea come uno degli ultimi interventi per la gestione del ciclo dei rifiuti. Chi porta questo argomento lo fa sempre dimenticando che la stessa comunità europea ricorda come, una volta raggiunto il livello massimo possibile di raccolta differenziata, la termovalorizzazione resta un’ipotesi valida per convertire in risorsa la parte che non è differenziabile (e che altrimenti andrebbe in discarica). La nostra scelta, come partito pragmatico e che si fida della scienza e della tecnologia è di usare i termovalorizzatori dove necessario per chiudere, come nei paesi avanzati, il ciclo dei rifiuti usando uno scarto come risorsa.
4) Molti nostri compagni si chiedono se il 25 settembre valga davvero la pena andare a votare. Cosa direbbe a chi è incerto su questo punto.
In questo Paese non dobbiamo solo più pensare ai nostri diritti ma anche ai nostri doveri. Votare è il principale strumento di espressione democratica. Non basta: Azione e Italia Viva sollecitano anche una maggiore partecipazione dei giovani ai processi politici in generale, perchè solo impegnandosi direttamente possono contribuire in maniera ancora più fattiva alla selezione della futura classe politica e dirigente e, anzi, costituirla essi stessi.
Inoltre, vale sempre la pena di poter esercitare un proprio diritto. Ogni voto è utile perchè espressione dell’appartenenza di ciascun cittadino alla propria comunità.
Citando direttamente Pericle: “Solo perché non ti curi di avere un interesse alla politica non significa che la politica non si prenda un interesse su di te.”
È chiaro che la politica si interessa della vita dei cittadini, i cittadini, in una democrazia matura ed evoluta, si interessano della politica sia per capire come inciderà sulla loro vita (perchè inciderà, anche se non ti interessi), sia per portare il proprio pensiero e le proprie idee.
Ringraziamo la candidata