La nuova psicologa della scuola si presenta
Tutti l’abbiamo conosciuta perché è passata nelle classi a presentarsi e raccontarci il ruolo della figura dello psicologo.
Noi le abbiamo fatto qualche domanda in più: ecco quello che c’è da sapere su Mariangela de Pascale.
Vuole presentarsi brevemente?
Sono una psicologa psicoterapeuta e come tanti dei miei colleghi ho lavorato in diversi ambiti. Per molti anni dopo la laurea sono rimasta in università dove ho lavorato a cavallo tra la ricerca e la clinica, dedicandomi in parallelo alla libera professione. Da un po’ di anni lavoro nelle scuole di diverso ordine e grado.
Un colore, un aggettivo e un film che la descrivono?
Non mi piacciono i colori troppo scuri, una volta amavo il viola e questo genere di tonalità, ma in linea di massi-ma apprezzo i colori in generale, difficile che mi si veda completamente vestita di nero. Per quanto riguarda l’aggettivo che mi rappresenta direi riflessiva, mentre il primo film che mi viene in mente è la saga di Harry Potter.
Che progetti pensa di portare avanti quest’anno?
Ripartirà lo sportello di ascolto e valuteremo la possibilità di fare incontri più di carattere seminariale e formati-vo. Una delle ipotesi è sicuramente quella di dedicare una parte all’educazione sessuale/affettiva. Sono disponibile, inoltre, a eventuali richieste più specifiche, per esempio, da parte delle varie classi in caso di questioni particolari, con le quali potrà essere pensato un percorso ad hoc. L’idea è quella di regolare un po’ tutto in corso d’opera, tenendo conto della richiesta da parte vostra e da parte dei professori. L’importante è che il servizio vi serva, non che vi venga fatta una lezione.
Non è così facile rivolgersi a uno psicologo. Perché lo si dovrebbe ancora fare?
La vera domanda dovrebbe essere perché no. Può esse-re un’occasione per vedere se lì posso trovare un aiuto o se posso capire se ho bisogno di aiuto. A volte nemmeno lo so, sento una sorta di disagio e non so cosa sia. L’importante è capire se ho bisogno di aiuto, come lo posso avere, cosa posso fare per me. Almeno da questo punto di vista iniziale lo psicologo può essere fondamentale, poi si può fare un piccolo percorso o anche no.
Anna C.