Il personaggio della settimana
Tra gli studenti partiti per l’anno anno all’estero c’è Nura Sarhan (4D), che ha deciso di trascorrere 6 mesi a Barßel, in Germania.
Ama i libri, il cinema, la danza e le lingue. Oltre all’inglese, francese e tedesco, studia coreano da un anno, da autodidatta: “Ho iniziato a guardare alcuni Drama coreani su Netflix e mi sono sempre più interessata alla lingua, così ho voluto provare ad impararla. Non è impossibile, ma sicuramente impegnativo!”. Spera di riuscire a portare avanti lo studio anche in Germania, anche se al momento ha preferito concentrarsi completamente sul tedesco.
Abbiamo pensato di farci raccontare brevemente i suoi primi mesi all’estero:
Perché hai scelto questo paese?
Ho scelto la Germania perché volevo migliorare il tedesco e conoscere la cultura del paese di cui studio la lingua da tre anni.
Hai avuto difficoltà ad ambientati?
Fortunatamente no, penso che i modi di vivere della Germania e dell’Italia non siano molto diversi.
Stai notando differenze tra la scuola italiana e quella tedesca?
La scuola italiana e quella tedesca sono abbastanza differenti, dal modo di insegnare, alla molta indipendenza data agli studenti. Ad esempio, durante le ore buche o quando le lezioni finiscono prima, si può uscire, andare a casa e poi tornare per le ore seguenti. Le lezioni sono meno teoriche: facciamo lavori di gruppo, usiamo raramente il libro e spesso iniziamo un nuovo argomento individuando insieme i concetti chiave e poi discutendone con tutta la classe, in modo da far partecipare gli studenti attivamente. Le materie scientifiche sono spesso svolte in laboratorio, dove proviamo nuovi esperimenti, finita la parte teorica. Anche il regolamento vista la situazione Covid è diverso.
La tua scuola propone corsi o attività pomeridiane?
Si, si possono seguire lezioni di teatro, musica o arte. Una volta scelta un’attività, questa viene trattata come le altre materie scolastiche.
Giulia C.