Intervista a Luigi Franza, 4D, candidato a rappresentante d’Istituto
Cosa ti piace e cosa no dell’istituto attualmente?
Mi piace che i professori siano disponibili a riprendere l’attività in presenza e ci sia voglia di ripartire. É bello come non ci sia nostalgia della DAD, ma al contrario voglia di ritornare alla scuola di una volta, prima del Covid. Apprezzo inoltre che il nuovo orario preveda degli intervalli durante i quali sia possibile uscire e l’accoglienza al mattino non mi dispiace. Ciò che invece non mi piace è che in palestra non si possano usare gli spogliatoi, ma speriamo che si possa trovare presto una soluzione anche a questo piano piano.
Quali modifiche proporresti?
Più momenti di socializzazione, che spero vengano incrementati grazie all’intervallo. Non parlo solo di comunicazione fra altre classi, come prime e seconde anche, che non hanno vissuto a pieno il liceo, ma specialmente all’interno delle stesse classi. La mia, per esempio, è stata unita ad un’altra quest’anno e sarebbe bello ci fossero più opportunità per conoscersi, tutto ovviamente nel rispetto delle norme di prevenzione Covid.
Hai un motto?
Non perdo mai, o vinco o imparo, di Nelson Mandela.
Raccontaci di un personaggio di un film nel quale ti identifichi.
Otis Milburn di Sex Education. Può sembrare riservato, ma ha carattere da vendere e quando serve mostra le sue qualità. Sa gestire le situazioni di difficoltà e alla fine ne viene sempre fuori. Mi ci rispecchio molto e come lui cerco sempre di trovare le giuste soluzioni per uscire fuori da momenti complicati.
Hai a disposizione massimo 5 parole per fare un discorso alla nazione.
Quattro punti chiave: altruismo, efficienza, cultura e innovazione.
Quali sono i compiti del consiglio d’istituto?
Si occupa di fare da intermediario tra studenti e professori, gestire le faccende di noi alunni e poter eventualmente organizzare feste. Si tratta un’opportunità per migliorare nel nostro piccolo la scuola e parte dalla premessa di essere disponibili riguardo le richieste dei ragazzi della nostra scuola dato che siamo come tutti loro.