A Biella questo autunno l’evento di Special Olympics che coinvolgerà molti liceali

Da venerdì 29 ottobre a domenica 31 ottobre 2021 A Biella si terrà Play the games, una manifestazione sportiva di Special Olympics alla quale parteciperanno atleti con disabilità intellettiva relazionale.

Nei prossimi giorni agli studenti del Liceo sarà proposto di partecipare come volontari all’evento.

Per questa occasione abbiamo intervistato uno dei responsabili, Riccardo Siletti, che rispondendo ad alcune domande ci ha raccontato brevemente che cos’è Special Olympics, in che cosa consiste l’evento “Play the game” e infine cosa verrà richiesto ai volontari che parteciperanno all’iniziativa.

Cos’è l’organizzazione Special Olympics

Siletti ci racconta che questa organizzazione ha origine più di cinquant’anni fa quando, negli anni ’60, Eunice Kennedy Shriver aprì un campo sportivo nel cortile di casa sua per ragazzi con disabilità intellettive relazionali: osservando quanto un ambiente del genere fosse positivo per questi giovani, che attraverso lo sport rispondono in maniera particolarmente attiva agli stimoli, diede vita al movimento di Special Olympics. Oggi è esteso in 180 paesi e coinvolge nel mondo circa 5 milioni di atleti.

Special Olympic è collegata al comitato olimpico internazionale e per questo i giochi possono utilizzare il tripode, la torcia olimpica e le bandiere olimpiche. Il tutto non va però confuso con i giochi paralimpici: in quest’ultimi si premia la prestazione di risultato, invece negli gli Special Olympics, al contrario, vengono premiati tutti i partecipanti.

Il motto degli Special è:

“Che io possa vincere, ma se non riuscissi che io possa tentare con tutte le mie forze”.

Cos’è l’evento Play the games che si svolgerà a Biella?
Per capire cosa sono i play the games si potrebbero paragonare a delle qualificazioni: tutti gli atleti che si allenano durante l’anno devono competere prima nelle regionali (play the games) per poter gareggiare poi nelle fasi nazionali. Ci sono sia gli special estivi, ospitati a Biella nel 2017, sia quelli estivi.

Per l’Italia, ci racconta Siletti, uno dei progetti più importanti che Special Olympics porta avanti in questo momento è quello di avvicinamento ai giochi del 2025, in cui per la prima volta in nel nostro Paese si terranno mondiali degli atleti con disabilità intellettiva relazionale.

Quale sarà il ruolo dei volontari?

All’evento di Biella si stima che il numero degli atleti partecipanti sarà tra i 400 e i 500, il che richiede il supporto di almeno 200 volontari, il cui ruolo sarà fondamentale.

Il volontario deve creare una sorta di cornice all’evento”, infatti quest’ultimo non fa attivamente parte delle competizioni, ma assiste gli atleti ricoprendo sia il ruolo di una figura di aiuto e sostegno, sia quello di tifoso.

“Bisogna mettersi in gioco, essere attivi, simpatici, creativi, socievoli e soprattutto empatici. Partecipando a questo evento si dà una mano ma si riceve anche qualcosa”, si comprende tutto un nuovo mondo fatto di persone e di inclusione.

Siletti stesso, l’organizzatore, ci racconta che ha iniziato il suo percorso in questo ambiente proprio come volontario e descrive l’esperienza come stimolante: chi aderirà potrà scoprire quanto speciale può essere il legame si crea tra i volontari e gli atleti.

Karkoury Bassma