La “Normale” di Pisa non è un istituto qualsiasi: è una scuola superiore universitaria riservata a coltivare talenti, da cui sono usciti grandi scienziati e due Presidenti della Repubblica. Ogni anno seleziona, tra gli allievi di tutte le quarte superiori d’Italia, un centinaio di studenti e offre loro la possibilità di frequentare gratuitamente un Corso di Orientamento sui generis rispetto a quello tradizionale delle università: lo scopo non è promuovere l’offerta formativa della Normale, ma mettere a disposizione dei e delle partecipanti gli strumenti per individuare e valorizzare potenzialità e passioni e scegliere così, con maggiore consapevolezza, gli studi universitari da intraprendere.

Dal Liceo ogni anno inviamo candidature, ma la selezione è durissima e poche vengono accettate. Quest’anno è stata accolta la candidatura di Giovanni Tallia, di 5C: purtroppo i corsi, che in genere sono tenuti in presenza a Pisa e Napoli e sono anche un’occasione di confronto tra giovani talenti, a causa della pandemia si sono tenuti online. Abbiamo chiesto a Giovanni di raccontarci comunque com’è andata.

 

In che cosa è consistita l’esperienza di orientamento della Normale?

L’esperienza è consistita in una settimana, trascorsa purtroppo online e non a Pisa o a Napoli, come invece sarebbe dovuta essere, di lezioni. Lezioni, però, non standard, ma coinvolgenti e relative ad argomenti non tradizionalmente trattati in ambito scolastico che spaziavano dall’arte moderna alla matematica, a concetti che è stato semplicemente bello conoscere e comprendere.

Descrivi la tua esperienza usando tre aggettivi.

Interessante, anche se è può sembrare un po’ scontato, essendo stati gli argomenti delle lezioni i più disparati; dispendiosa, perché ha richiesto una settimana di impegno piuttosto intenso, poiché le lezioni erano sia mattutine che pomeridiane; ripagante, perché nonostante mi abbia preso molto tempo mi ha ridato indietro molto e quindi ne è valsa la pena.

Questa esperienza ti è stata utile per chiarire la strada da intraprendere in futuro?

Il mio è un caso particolare, dato che sono già abbastanza orientato verso un indirizzo di studio scientifico, in particolare verso un corso probabilmente di matematica. Per una persona che sia meno orientata di me, penso che potrebbe essere davvero utile, per il semplice fatto che la grande maggioranza delle lezioni erano in grado di farti capire davvero quanto potessi essere interessato ad un dato argomento e di conseguenza, ad un determinato corso universitario.

Consiglieresti questa esperienza ad altri studenti?

Sicuramente è un’esperienza dispendiosa a livello di tempo, ma penso che ne valga la pena perché è davvero stimolante capire non solo l’argomento che si sta trattando ma anche la bellezza che sta in ciò di cui si sta parlando. E lo dice una persona che ha sempre trovato la bellezza più nelle materie scientifiche che in quelle umanistiche e che invece si è trovata, durante questa settimana, ad appassionarsi ad argomenti di politica, geopolitica, storia moderna e antica.

Ilaria T