Intervista a Michele Petti sull’anno trascorso in Svezia
Ho chiacchierato con Michele che, come altri studenti della nostra scuola, sta cercando di riprendere le misure tra le mura del nostro piccolo liceo dopo aver trascorso un anno lontano da casa avventurandosi alla scoperta di nuovi orizzonti tutti. Ecco cosa mi ha raccontato.
Dove sei stato?
Sono stato in Svezia, vicino a Göteborg, che è la seconda città più grande del Paese dopo, ovviamente, la bellissima Stoccolma: una località situata a sud-ovest, sulla costa.
Consiglieresti ad altri un’avventura di questo genere?
Sicuramente l’idea di fare un anno lontano da casa dovendo, senza mezzi termini, rifarmi una vita dal principio, mi ha portato a vederlo come un vero investimento sia dal punto di vista accademico che da quello di risorse umane. Per me è stato un punto di svolta, un’esperienza che dovrebbero provare tutti perché ti permette di generare un confronto nuovo con una realtà totalmente originale rispetto a quello a cui siamo abituati provocando un confronto interno che ci porta a metterci in discussione e, di conseguenza, a migliorarci.
Cosa ti ha colpito di più: pro e contro?
Subito mi è saltata all’occhio la differenza del modo di vivere tra Italia e Svezia: là c’è molta più sicurezza sociale e fiducia nelle istituzioni, questo, a mio parere, si riflette in innumerevoli aspetti dando più strumenti ai cittadini per essere felici e godersi la vita. Non è però un paese facile a cui approcciarsi poiché, essendo molto diverso, può presentarsi all’inizio un Paese un po’ ostile, freddo, buio, abitato da persone riservate; ma è solo questione di dargli il tempo necessario per scoprirne tutta la bellezza.
Cosa ci consigli di provare se dovessimo andare in Svezia?
Dal punto di vista culinario, ho fatto un uso improprio di alcuni dolcetti svedesi alla cannella chiamati kanelbullar: provateli!
Dal punto di vista paesaggistico, invece, ho trovato tutta la Svezia molto bella: la campagna è disseminata di tipiche casette in legno e le città, come Stoccolma, sono piene di vita e davvero colorate, con le case tipicamente bordeaux, rosse o bianche. La zona che forse ho preferito è però la costa con delle scogliere rocciose e orizzonti mozza fiato.
M. Nicole