La prof.ssa Antonini quest’anno non ha insegnato, ma formalmente va in pensione solo con la fine dell’a.s. 2020/21, quindi la salutiamo ora.

Cara professoressa Antonini,

è ufficialmente arrivato il momento di salutarla e farle i nostri migliori auguri per tutto quello che verrà.

È strano pensare che i futuri alunni non potranno conoscerla, perché per noi è stato un privilegio. 

Quello che ci ha insegnato va ben oltre la storia dell’arte o il disegno tecnico, quello che ci ha insegnato è cosa vuol dire avere una passione, perché sì, la passione che lei metteva nelle sue spiegazioni era evidente, e lo era grazie a quella luce negli occhi che le si accendeva davanti ad una scultura, grazie all’emozione che riusciva a trasmettere descrivendo un dipinto o alla pazienza che mostrava nell’aiutare noi, ragazzi con poca esperienza e con poche capacità artistiche, a comprendere un disegno e nell’accompagnarci passo dopo passo, linea dopo linea, al risultato finale.

Non dimenticheremo mai il suo entusiasmo nell’insegnare, la felicità e l’interesse quando le raccontavamo delle nostre esperienze e dei nostri incontri con l’arte, la premura che aveva nei nostri confronti che andava spesso oltre il puro insegnamento.

E la ricorderemo come colei che ci a fatto appassionare, ognuno a suo modo, all’arte, tanto da divertirci nel guardarci intorno e provare a riconoscere gli ordini delle colonne o pensare con soddisfazione “Io quest’opera l’ho studiata!”, ma soprattutto la ricorderemo con simpatia come la prof che indossava due scarpe e tre maglioni a maggio perché aveva sempre freddo.

Non ci resta allora che ringraziarla e sperare in un futuro pieno di arte.

Con affetto, i suoi alunni.