27 ragazzi impegnati a riflettere sui diritti umani e trasmettere una passione
I ragazzi della 5G del Liceo del Cossatese raccontano il percorso che ha portato la classe a realizzare un ricco ed interessante sito sui Diritti Umani ora consultabile per tutti i navigatori di Internet all’indirizzo https://sites.google.com/liceocossatese.it/dirittiumani/home
Persona. Inizia qui il nostro percorso tra i diritti umani, anzi, il nostro viaggio attraverso la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948. Un viaggio perché è stato proprio un cammino che ha condotto ad una scoperta del documento, fatta passo per passo, articolo per articolo.
Conoscevamo già la Dichiarazione, ma non come avremmo dovuto. Non ci eravamo mai soffermati a leggerla con attenzione. Non ci eravamo mai fermati a riflettere su come gli articoli siano o non siano rispettati nel resto del mondo. Forse perché non ci avevano mai detto di farlo, ma soprattutto perché non ne abbiamo mai avuto bisogno. Siamo sempre stati abituati a dare per scontate delle possibilità che in realtà per altri sono “preziose come oro”. Sì, suona come la solita frase che ci riempie la testa da anni che viene sbandierata come simbolo di disuguaglianza e necessità di abnegazione, ma non possiamo più dire che nel mondo le possibilità sono uguali per tutti. Ne oggi ne in passato.
Questa è la verità, una verità che come classe, noi ragazzi della 5°G, abbiamo provato a raccontare. Ci siamo divisi in gruppi e abbiamo parlato, ci siamo fermati e abbiamo ragionato su quei trenta articoli che ci sembravano tanto scontati, quanto poco rispettati. Abbiamo provato a raccontare attraverso le nostre parole e le nostre conoscenze quanto questi diritti imprescindibili, come siamo abituati a considerarli, siano in realtà un privilegio che solo pochi hanno la fortuna di veder riconosciuti e lo abbiamo fatto attraverso una serie di lavori che ci piacerebbe diventassero manifesto di un piccolo movimento, un gesto di attivismo. Perché scopo del compito non era solo quello di imparare e conoscere, ma era soprattutto riuscire a sensibilizzare. Quando un gruppo di noi ha deciso di creare un sito come mezzo di informazione, abbiamo pensato che avremmo potuto inserire li tutti gli elaborati. Così è nato un piccolo mondo, di cui siamo orgogliosi, che ci piacerebbe fosse realmente utile per ricordare quello che viene dimenticato e coloro che vengono dimenticati. Un piccolo spazio per condividere con tutti il nostro viaggio, perché non ci piace molto tenere tutto per noi. Un piccolo spazio per coloro che vogliono scoprire, che vogliono riflettere e che vogliono guardare il mondo da una altra prospettiva.
Siamo felici di poter condividere questo lavoro perché per noi è molto di più di un compito scolastico, ma un progetto che abbiamo cercato di portare avanti con attenzione, e anche un po’di rabbia, da dicembre a febbraio. Si, proprio rabbia, perché ci siamo indignati ad ogni articolo non rispettato e ogni fonte che lo confermava. Ma era una rabbia buona, una rabbia sana che si è solo trasformata in voglia di cambiare e abbiamo provato a farlo a modo nostro. Con dei video, scrivendo articoli e storie che ci hanno emozionato e cambiato. Abbiamo ricercato in noi quella creatività che ci dimentichiamo di avere e abbiamo fatto ricerche e navigato nella rete, immensa e confusionaria, sperando di trovare più fonti e più testimonianze.
Abbiamo provato ad essere i portavoce dei diritti umani, come dovrebbero essere e come in realtà sono, con una maturità che abbiamo sperato tanto di raggiungere, ma soprattutto con la freschezza che speriamo di avere ancora. Ci siamo chiesti se ci fossimo riusciti. I nostri elaborati, racchiusi in questo sito, ci rappresentano e provengono da ventisette menti diverse, “ventisette personalità diverse”, che unite hanno provato a fare giustizia a quei valori che apprezziamo, non tanto come studenti e alunni, ma come esseri umani. Umani che vedono i loro diritti riconosciuti tutti i giorni. Ragazze e ragazzi che hanno visto e vogliono che tutti vedano e che riconoscano che è ora di iniziare a parlare dei diritti umani e del loro rispetto. Quindi, se siete pronti a vedere e perdervi nelle nostre menti, o anche solo curiosi, entrate pure. Perché, qui da noi, c’è spazio per tutti.
I ragazzi della 5°G