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Didattica a distanza, ma senza consumare gigabyte di traffico. Per i ragazzi costretti a studiare da casa seguendo le lezioni online – e che lo fanno senza avere un abbonamento a banda larga o ultralarga fisso – un pensiero in meno insomma, dopo l’iniziativa promossa dal Governo e sposata dai principali operatori di telefonia. Tim, Vodafone e Wind Tre hanno infatti accolto l’invito del Governo escludendo le piattaforme di didattica a distanza dal consumo di Giga.

L’iniziativa

Quello delle tariffe “zero rating” per la didattica a distanza è l’ultimo, in ordine di tempo, intervento a supporto del digitale a scuola in cui il Governo afferma di aver investito oltre 400 milioni da marzo a oggi. «Quando si affronta un’emergenza come quella che stiamo vivendo serve davvero il sostegno di tutti», ha commentato il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina. La ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, ha dal canto suo sottolineato «l’impatto, anche economico, della didattica a distanza sulle famiglie, già pesantemente provate dalle conseguenze della pandemia».

L’offerta di Tim

Qui si inserisce la scelta di Tim, Vodafone e Wind Tre di partire con questa iniziativa dei Giga gratis per la didattica a distanza. Quanto a Tim, in realtà la misura non rappresenta una novità perché la compagnia telefonica si è trovata, nei fatti, a rinnovare un impegno già avviato da mesi visto che già dallo scorso anno scolastico, a seguito dell’esplodere della pandemia, ha attivato la promozione gratuita E-Learning Card a tutti i propri clienti ricaricabili consumer di rete mobile con un’offerta dati attiva. Basta solo accedere all’area riservata di “Tim Party”, il programma fedeltà per i clienti dell’operatore e attivare la promozione valida un anno.

L’offerta di Vodafone

Operativamente Vodafone ha fatto sapere che gli studenti interessati potranno attivare “Pass Smart Meeting” accedendo all’app My Vodafone oppure nell’area Fai da te del sito Vodafone.it. Il tutto per un’offerta senza costi e che si disattiverà automaticamente dopo tre mesi. Anche Vodafone, nella sua comunicazione, ha ricordato che la scorsa primavera aveva eliminato il limite di Giga per i ragazzi dalle Scuole Superiori e aveva dato ai giovani studenti la possibilità di accedere alle principali piattaforme di didattica a distanza senza consumare i Giga della propria offerta sino alla fine dell’anno scolastico.

L’offerta di Wind Tre

Wind Tre partirà con la sua tariffa zero rating per la didattica a distanza il 23 novembre. La compagnia propone così “Edu Time”: 50 Giga aggiuntivi al mese per un mese, da utilizzare dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 15. Potranno usufruire di “Edu Time” automaticamente e senza alcun costo aggiuntivo, tutti i nuovi clienti Under 25 che attivano un’offerta voce e Internet e tutti i nuovi clienti Under 30 che attivano l’offerta “Young”. Sempre a partire dal 23 novembre anche i clienti con offerte compatibili ed età under 25 potranno attivare “Edu Time” sull’app Wind Tre.


 

Con la didattica a distanza non si consumeranno più gigabyte. Da oggi, infatti, gli studenti potranno seguire le lezioni da remoto senza consumare il traffico dati degli abbonamenti ai cellulari. Tim, Vodafone e Wind Tre, accogliendo l’invito del governo, hanno deciso di escludere le piattaforme di didattica a distanza dal consumo di gigabyte previsto negli abbonamenti.

La proposta agli operatori telefonici è arrivata dal ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, il ministro per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, e il ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Paola Pisano.

“Quando si affronta un’emergenza come quella che stiamo vivendo – ha spiegato la Azzolina – serve davvero il sostegno di tutti. Da marzo ad oggi lo Stato ha già investito oltre 400 milioni a scuola per il digitale a scuola. Iniziative come questa rafforzano l’impegno per supportare studentesse e studenti. Ringrazio chi ha aderito al progetto”.

Il ministro Bonetti ha sottolineato che “l’impatto, anche economico, della didattica a distanza sulle famiglie, già pesantemente provate dalle conseguenze della pandemia, è un nodo a cui le istituzioni devono una risposta fatta di soluzioni concrete. La sinergia raggiunta con le società di telecomunicazioni è un passo che guarda in special modo alle situazioni familiari di maggiore disagio“.

Fonte tgcom24